Visita un amico ai domiciliari senza permesso e – quando arriva il controllo di routine delle forze dell’ordine – finge di essere una carabiniera per non finire nei guai. Ma viene denunciata per falsità ideologica commessa dal privato.
Negli scorsi giorni una pattuglia della Stazione Carabinieri di Cannara, dipendenti dalla compagnia di Assisi guidata dal capitano Vittorio Jervolino, si è recata, come di consueto, ad effettuare un controllo all’interno dell’abitazione di un uomo, lì residente, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Una volta all’interno dell’appartamento, però, i militari lo hanno trovato in compagnia di altre due persone: la prima era un parente autorizzato, mentre la seconda, si trattava di una donna originaria e residente in Umbria. Ascoltate le ragioni della sua presenza lì, la donna ha portato in disparte il più alto in grado della pattuglia e gli ha riferito in gran segreto di essere una carabiniera infiltrata e che stava svolgendo un’operazione di polizia giudiziaria.
I militari, insospettiti dalla versione alquanto originale, le hanno chiesto i documenti e hanno verificato che la stessa era già nota alle forze dell’ordine.
Dopo averla accompagnata in caserma ed identificata compiutamente, l’hanno denunciata in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di Spoleto per l’ipotesi di reato di falsità ideologica commessa dal privato.
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