(Foto di repertorio, Unsplash) Chi deve ripagare i danni causati dagli animali lasciati liberi sul Monte Subasio, anche a causa delle staccionate inesistenti? A sollevare la questione è l’avvocato Delfo Berretti, difensore di due cittadini che hanno lasciato la loro auto in una piazzala della strada panoramica del monte, tra la località Stazzi e le antenne, nel territorio nel Comune di Assisi. Al ritorno dalla passeggiata, hanno notato le auto rovinate; in entrambi i casi le vetture erano state danneggiate da “numerosi capi di bovini ed equini che circolavano liberamente lungo la strada” in un caso, mentre nel secondo i responsabili sarebbero i cavalli che, inizialmente liberi, al ritorno dalla passeggiata “erano stati chiusi dentro i recinti”.
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“Ma – si legge nella denuncia – il mio cliente notava immediatamente che sulla carrozzeria della propria auto erano presenti numerosi peli dei cavalli che avevano, presumibilmente con i denti o gli zoccoli, gravemente danneggiato il cofano anteriore del mezzo”. In entrambi i casi di auto rovinate dagli animali è stata sporta denuncia al comando della Regione Carabinieri Forestale “Umbria” di Assisi ipotizzando, a carico di ignoti, il reato di danneggiamento. Ma, dopo numerose richieste, “l’Agenzia Forestale Regionale Ente comunicava di essere solamente il gestore dei beni agroforestali appartenenti al demanio regionale e che, dietro bando di gara, ha dato in concessione i pascoli del Monte Subasto alla società che gestisce i pascoli, la quale però non ha mai dato risposta”.
“Per quanto riguarda i miei clienti – dice Berretti – dopo aver scritto alla regione ed alla agenzia forestale, su indicazione di quest’ultima mi sono rivolto direttamente al gestore che nemmeno mi ha risposto. Ho quindi predisposto atto di negoziazione assistita per entrambe le posizioni. Ma – sottolinea l’avvocato – la questione è anche politica, perché l’ente parco Monte Subasio non esiste più e la gestione è ora dell’agenzia forestale regionale la quale, con contratto di concessione scadente il 10 novembre 2021, ha affidato la gestione a una società terza, che si doveva occupare anche delle recinzioni e degli animali allo stato brado. Ma tantissimi cittadini hanno subìto danni dalla cattiva gestione delle recinzioni che fanno uscire gli animali sulla strada causando aggressioni e danni ai mezzi. Come nel caso in questione – conclude Berretti – i miei clienti si sono trovati distrutte le proprie auto regolarmente parcheggiate da bovini ed equini fuoriusciti dal parco”.
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