Passano le stagioni, rimane una costante, le buche alla stazione di Assisi (a Santa Maria degli Angeli). Nonostante tre piani strade e centinaia di migliaia di euro utilizzati per riparare le arterie comunali, il piazzale della stazione è sempre più un paesaggio lunare, pronto a trasformarsi in un guazzabuglio di pochi simpatici laghetti appena piove; in una delle corsie degli autobus, nei giorni scorsi, si contavano oltre dieci buche, di varie dimensioni, nel giro di pochi metri.
Da anni le segnalazioni si ripetono, il problema rimane invariato anche visto l’elevato carico di traffico (anche pesante, visti i due stalli dei pullman, turistici e di linea, che si fermano nella zona un centinaio di volte al giorno). Dall’imbocco alla stazione, viale Gabriele d’Annunzio è una strada con voragini continue, con le auto costrette (per i pullman invece è impossibile) a invadere l’altra corsia onde evitare di fare una doccia ai pedoni che transitano sul marciapiede.
Le buche alla stazione di Assisi (è successo anche nei giorni scorsi, dopo la segnalazione rimbalzata sul Corriere dell’Umbria una decina di giorni fa) vengono spesso tappate “alla buona”, utilizzando l’asfalto a freddo (anche in pieno inverno). Ma soprattutto, vengono “turate” senza chiudere il traffico; motivo per cui, pochi giorni dopo la “riparazione”, il problema si ripresenta tale e quale.
E se si considera che, per chi viaggia con il treno, la zona della stazione è il primo e l’ultimo biglietto da visita per la città, la prima che un viaggiatore vede dopo essere sceso dal treno e poco prima di ripartire, forse la zona andrebbe chiusa e riasfaltata del tutto. Fatti così, gli interventi a colpi di bitume a poco servono, visto che durano pochissimi giorni.
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