I Carabinieri della Compagnia di Assisi agli ordini del capitano Vittorio Jervolino hanno continuato, anche nell’ultima settimana, a monitorare la circolazione stradale sul territorio e a prevenire la commissione di reati. Negli ultimi 7 giorni, grazie ai controlli del territorio, sono stati 576 i veicoli controllati, 755 le persone e 114 le attività commerciali. I militari dell’Aliquota Radiomobile hanno inoltre proceduto a sanzionare un giovane di origine extracomunitaria, di fatto domiciliato ad Assisi, perché è stato trovato alla guida dell’auto di una sua amica, anch’essa straniera e residente nel territorio assisano, nonostante non avesse mai conseguito la patente di guida né in Italia né nel suo paese di origine. Il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo, e ai due sono state inflitte sanzioni per un totale di quasi 5.500 euro: all’uomo per la guida senza patente di guida e alla donna per incauto affidamento del veicolo.
Nei giorni scorsi inoltre i militari della Compagnia Carabinieri di Assisi, oltre ai controlli del territorio e a prevenire la commissione di reati, hanno terminato gli accertamenti relativi ad una denuncia per stalking e hanno deferito all’A.G. di Perugia una giovane donna ritenuta responsabile di atti persecutori, violenza privata e lesioni personali. A Valfabbrica infatti un uomo ha denunciato la sua ex fidanzata, molto più giovane di lui, e i militari della Stazione hanno condotto una serie di accertamenti che hanno permesso di delineare una condotta violenta, aggressiva e assillante da parte della donna, che in diverse circostanze e per vari mesi ha seguito e spiato l’uomo anche a casa e sul luogo di lavoro; la vicenda è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
I Carabinieri della Stazione di Cannara, al termine di articolate indagini, sono infine riusciti ad individuare gli autori dell’ennesima truffa online. Lo scorso dicembre infatti un uomo residente a Cannara aveva denunciato ai militari di aver acquistato un motore per auto online ma che il venditore si era reso irreperibile e che il motore non era mai stato consegnato. Le indagini hanno permesso di accertare che sono due donne di origine campane a celarsi dietro la truffa; le due hanno pubblicato una serie di annunci relativi alla vendita di motori per autovetture, associandoli ad un’inesistente ditta di Udine, facendo così abboccare la povera vittima. L’uomo ha effettuato un bonifico di 1.400 euro, dopodiché l’annuncio è scomparso e il motore, ovviamente, non è mai arrivato. L’esito delle indagini è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria di Spoleto.
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