L’amore cominciato a gennaio e poi costretto alla “convivenza forzata” è finito in un ammonimento del Questore nei confronti di un 32enne di origine campane, incensurato, che “sin da subito assumeva atteggiamenti eccessivamente gelosi, esercitando un controllo ossessivo sul telefono della convivente, una quarantenne del comprensorio di Assisi”.
Come risulta dalle indagini degli agenti del commissariato della Polizia di Stato di Assisi agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, Nelle settimane scorse, in piena emergenza sanitaria da Covid-19, gli agenti del Commissariato di P.S. di Assisi a seguito di attività informativa a carico di una donna 40enne del comprensorio di Assisi la quale, successivamente ad un’aggressione subita ad opera del proprio convivente, aveva riportato delle lesioni.
Nelle settimane scorse, in piena emergenza sanitaria da Covid-19, gli agenti del Commissariato di P.S. di Assisi a seguito di attività informativa a carico di una donna 40enne del comprensorio di Assisi la quale, successivamente ad un’aggressione subita ad opera del proprio convivente, aveva riportato delle lesioni. È emerso che coppia, nel mese di gennaio, aveva dato inizio ad una relazione sentimentale e nel mese di marzo, a seguito delle misure restrittive entrate in vigore per contrastare l’emergenza pandemica Covid-19, aveva intrapreso una “convivenza forzata”, perché imposta dalla pandemia.
Il compagno della donna, un 32enne di origine campane, incensurato, sin da subito assumeva atteggiamenti eccessivamente gelosi, esercitando un controllo ossessivo sul telefono della convivente. Le discussioni sono poi continuate fino a prendere una brutta piega passando ad azioni più aggressive. Proprio a seguito degli ultimi episodi la donna è stata costretta a richiedere le cure mediche. Per questo nei confronti dell’uomo è stato emesso un ammonimento che lo invita a tenere una condotta conforme alla legge ovvero ad astenersi dal porre in essere ogni tipo di azione e/o di comportamento che possa far ingenerare nella persona offesa un concreto timore per la propria incolumità fisica e psicologica.
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