Fuga e omissione di soccorso sono le accuse con cui una coppia assisana, di 26 e 27 anni, è stata denunciata dai carabinieri della stazione di Cannara, dipendenti dalla compagnia di Assisi guidata dal tenente colonnello Marco Vetrulli. L’accusa è quella di aver causato un incidente a Cannara e di non aver soccorso due minorenni a bordo di un Ape 50 (di cui uno, un diciassettenne di Bevagna, che ha riportato lesioni guaribili in 7 giorni), dandosi alla fuga senza prestare soccorso né verificare le condizioni di salute delle persone coinvolte. I fatti risalgono alla notte del 9 marzo, quando un’Alfa Romeo Stelvio di colore nero, viaggiando ad alta velocità in via Intornofosso della piccola cittadina cannarese, ha provocato un sinistro stradale coinvolgendo un Ape 50, occupato da due minorenni: il conducente di Bevagna ed il passeggero di Cannara. Ad avere la peggio è stato il conducente, un giovane 17enne che ha riportato lesioni giudicate guaribili in sette giorni.
Dopo l’incidente a Cannara il passeggero dell’apecar riusciva ad annotare alcuni numeri della targa del SUV, il cui conducente però non si era fermato a verificare la condizione delle persone eventualmente infortunate nel sinistro e si era allontanato rapidamente facendo perdere le proprie tracce. L’articolata e prolungata attività investigativa condotta dai Carabinieri di Cannara ha permesso di individuare l’autovettura coinvolta nel sinistro, risultata noleggiata con contratto di locazione a lungo termine senza conducente presso un’azienda valdostana, permettendo così di rintracciare il 26enne. L’uomo, di fronte alle contestazioni ed alle evidenze degli elementi raccolti (il mezzo presentava evidenti danni riconducibili all’incidente causato) ammetteva le proprie responsabilità.
L’uomo veniva dunque denunciato alla Procura della Repubblica di Spoleto per lesioni personali come previsto dall’art. 580 del codice penale ed inoltre deferito in stato di libertà per fuga in caso di incidente con danni alle persone ed omissione di soccorso ai sensi dell’art. 189 del Codice della Strada, con conseguente sospensione della patente di guida fino a cinque anni. La donna, 27enne di origine casertana, invece dovrà rispondere di concorso nel reato poiché si trovava al bordo dell’auto omettendo di avvisare le autorità preposte e di prestare soccorso.
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