(Agnese Paparelli) Il complesso I Portali torna a risplendere così come l’area circostante. Dopo le numerose segnalazioni, il Comune ha ascoltato le richieste dei residenti e di tutti coloro che gravitano nella zona. Tra tutti anche il “sindaco dei Portali”, come da sempre amano chiamarlo nella zona, Adil Zaoin – per lui anche un recente passato da candidato politico – che ha più volte sollecitato la necessità di un intervento significativo.
Nella zona è stata compiuta un’opera di restyling. In primis è da sottolineare la rimozione dei cassonetti che erano stati collocati nel giardino adiacente alcune attività commerciali e che non “erano belli a vedersi”. Gli stessi sono stati spostati lungo la via Gabriele D’Annunzio alle spalle della ferrovia. È stata anche tagliata l’erba dalle aiuole del posto ed eliminate le foglie e rami secchi che “sporcavano” l’asfalto e le zone verdi. L’intervento dell’amministrazione comunale ha riguardato anche l’area sul retro del Teatro Lyrick e del Palaeventi dove la problematica fra sporcizia e abbandoni veniva segnalata ormai con costanza. Seguiranno nei prossimi giorni altri interventi in una zona che negli anni è stata soggetta a numerose problematiche e che – gestita da tempo anche da amministratori condominiali precisi e determinati – sta riacquistando bellezza e spessore. La speranza, per quella che è un’area ampiamente popolata da residenti, cittadini e operatori commerciali, è quella che tale intervento possa durare nel tempo.
Nel 2018 a fronte dei numerosi casi di degrado e abbandono rifiuti era stata installata una telecamera, proprio con l’obiettivo di contrastare l’abbandono illecito dei rifiuti. Un primo vero e proprio passo concreto da parte dell’amministrazione per scovare coloro che fanno delle aree di raccolta (quelle ancora attive, vista l’ampia campagna porta a porta) una vera e propria discarica a cielo aperto. Responsabili dei vigili urbani insieme ai tecnici elettricisti hanno installato la foto-trappola che punta proprio dritta verso quella zona tanto gettonata dai maleducati del rifiuto.
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