Evasione dai domiciliari, arrestata una donna. A Cannara invece è stato denunciato il responsabile di due furti.
Nel secondo caso i Carabinieri della Stazione di Cannara, al termine delle indagini, hanno individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria spoletina un giovane extracomunitario, da anni residente a Cannara, ritenuto responsabile di due furti perpetrati all’interno di un’azienda agricola della zona, specializzata nella coltivazione delle famose cipolle di Cannara. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, che hanno avviato le indagini a seguito delle due denunce sporte dal titolare della ditta, l’uomo si sarebbe intrufolato di notte, in più circostanze, all’interno degli uffici dell’azienda, da dove avrebbe rubato complessivamente 600 euro, trovati all’interno della cassa.
L’identificazione sarebbe avvenuta grazie all’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza installato nella ditta, che avrebbe immortalato l’autore durante le varie fasi dei furti. L’uomo, riconosciuto e identificato dai Carabinieri, è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Spoleto per l’ipotesi di reato di furto aggravato, la cui pena è quella della reclusione da due a sei anni e della multa da euro 927 a euro 1.500.
Nel primo caso invece, nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Petrignano d’Assisi, dipendenti dalla compagnia di Assisi agli ordini del capitano Vittorio Jervolino, hanno denunciato all’autorità giudiziaria una donna, residente nell’assisano e già sottoposta alla detenzione domiciliare, per l’ipotesi di evasione e già condannata per diversi reati commessi nella provincia di Perugia negli anni scorsi. All’atto del controllo da parte dei militari, la stessa si era resa irreperibile.
Il Magistrato di Sorveglianza, sulla base dei fatti accertati dai Carabinieri (l’evasione dai domiciliari) e ritenuta l’incompatibilità tra la condotta descritta e la prosecuzione della misura degli arresti domiciliari, la ripristinava disponendo la detenzione in carcere. Ricevuto il provvedimento i militari avviavano le ricerche finalizzate al rintraccio. Al termine delle formalità la donna, che dovrà scontare una pena di 4 anni, 8 mesi e 18 giorni di reclusione dovuti ad un cumulo di pena, è stata accompagnata presso la casa circondariale Capanne di Perugia.
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