La Fondazione Patrizio Paoletti, ente nazionale di ricerca riconosciuto dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), ha inaugurato nella sua sede di Santa Maria degli Angeli il Centro Centro internazionale di ricerca neuroscientifica.
I nuovi laboratori – spiega una nota della Fondazione Patrizio Paoletti – rappresentano la conferma di un impegno più che decennale della Fondazione nell’indagine dei meccanismi neurologici che permettono il miglioramento cognitivo dell’uomo, nonché la prevenzione di stati neuro-degenerativi, come ad esempio l’Alzheimer e il Parkinson, e dei disturbi dell’apprendimento, come la dislessia. Il Centro, attrezzato con apparecchiature per l’analisi e la ricerca di ultima generazione (elettroencefalogrammi, rilevatori sensomotori, prototipi di macchinari per training cognitivi), sarà polo operativo e punto di riferimento per diversi progetti di ricerca che la Fondazione Patrizio Paoletti sta portando avanti insieme a prestigiosi istituti e università, come il Cnr, l’Università La Sapienza, l’Università di Padova e il Gonda Brain Research Center della Bar Ilan University (Israele).
L’équipe di professionisti – continua ancora la nota della Fondazione Patrizio Paoletti – conta 8 ricercatori, a cui si uniranno i professionisti dei partener scientifici coinvolti nei diversi progetti di ricerca della Fondazione Patrizio Paoletti; il Centro si occuperà in particolare di proseguire gli studi sugli effetti di diversi training volti a migliorare le prestazioni cognitive e prevenire diverse patologie neuro-degenerative.
“Oltre a essere il luogo in cui la nostra fondazione è nata e si è consolidata nel tempo, Assisi è una città internazionale e interculturale all’altezza dei progetti più all’avanguardia – afferma Patrizio Paoletti, presidente della Fondazione – per questo abbiamo scelto di dare vita qui e non altrove al nostro nuovo Centro di ricerca. Studiare il cervello – aggiunge – è oggi una delle sfide insieme più difficili e più importanti che abbiamo davanti. Circa 100 miliardi di neuroni si connettono e si riorganizzano continuamente nel nostro cervello, dal giorno in cui nasciamo fino alla fine della nostra vita. Dal modo in cui questi straordinari processi accadono – conclude Paoletti – dipendono la qualità del nostro vivere e la nostra capacità di prefigurare il futuro”.
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