“Era l’aprile del 1986 e le parole di Giovanni Paolo II nella Sinagoga di Roma fecero in un attimo il giro del mondo: ‘Voi siete i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori nella fede’”. Questo il saluto dei Frati di Assisi (reso noto da padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro Convento) ai partecipanti della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e in particolare per la Giornata di dialogo ebraico-cristiano. Giovedì 19 gennaio alle 20.30, in particolare, si terrà un incontro alla presenza degli ortodossi nella Basilica Inferiore di San Francesco d’Assisi.
“Si passò – scrivono ancora i Frati di Assisi – da un’accusa “ingiusta” verso gli ebrei, a riconoscerli fratelli maggiori. Un incontro che di fatto anticipava quello che sarebbe accaduto alcuni mesi dopo ad Assisi per l’incontro interreligioso. Incontro non solo con ebrei ma con tutte le fedi religiose che colorano il pianeta. Oggi la giornata di dialogo ebraico-cristiano apre quella che sarà la settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. La consapevolezza è tutta francescana: siamo figli di un unico padre, fratelli. È interessante scoprire come negli scritti di san Francesco dopo il termine Dio quello che ricorre più volte è fratello. Sono i due binari del cammino dell’uomo, sono le due sponde di un fiume che l’uomo è chiamato a percorrere contro corrente per raggiungere la sorgente. Sono le due dorsali – concludono i Frati di Assisi – di una valle dove l’uomo gioca la sua partita per far riscoprire la bellezza dello stare insieme”.
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