Furti di rame nel centro storico di Assisi. Aumentano – come segnala un cittadino – le sparizioni degli sportelli, di rame, delle cassette che ospitano i contatori dell’acqua o della luce. Dopo la sparizione del suo sportello, Francesco C. (riporta il Corriere dell’Umbria) ha raccolto una ricca rassegna di “buchi” (ossia cassette alle quali non è stato rimesso lo sportello) e di soluzioni alternative (dal legno al cartone, passando per la plastica.
“Mi hanno rubato lo sportello di rame del contatore del gas. Ho fatto una passeggiata per Assisi – spiega – e ho contato 74 sportelli rubati, oltre a diversi discendenti delle gronde. I miei complimenti a chi si occupa del controllo del territorio”. Il post sui furti di rame è seguito da una serie di commenti e lamentele simili, con sparizioni segnalate in via Cristofani e “sull’abbandono di Assisi” (non solo a livello di residenti, ma anche sul fronte controlli). Ma non manca l’ironia, tra chi ipotizza che senza lo sportello la lettura per gli addetti sia più agevole, e chi consiglia di fotografare gli sportelli ancora presenti mettendo anche numero civico e via, “così tutto il territorio si uniforma (senza sportelli)”. (Continua dopo l’immagine).
Già in passato erano stati segnalati analoghi furti di rame. Nel 2016, gli abitanti di via Fontebella e di Piaggia San Pietro si erano visti asportare tutti gli sportelli. “Un episodio preoccupante accaduto in centro storico”, segnalava un residente al popolare gruppo Sei di Assisi Se… “E succede nonostante le numerose telecamere e la presenza costante di pattuglie delle forze dell’ordine presenti. Un segnale assolutamente da non sottovalutare”. L’obiettivo, per la cronaca, è di rivendere il rame. Sui mercati, questo materiale è arrivato a valere anche 7,5 euro al chilo, essendo un formidabile conduttore elettrico e termico, resistente, non magnetico, facilmente lavorabile per la sua malleabilità.
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