Inaugurato a Santa Maria degli Angeli “Il giardino di Elisa”. Dopo 21 anni quello che era un luogo disordinato, una vera discarica a cielo aperto, si è lentamente trasformato in un giardino. “Su richiesta della Pro loco di Rivotorto – scrive il sindaco di Assisi Stefania Proietti – l’area è stata intitolata ad Elisa Girolamotti dall’Amministrazione Comunale, grazie alla commissione toponomastica presieduta dal Vicesindaco Valter Stoppini. Per riconoscere a papà Francesco e a mamma Graziella la forza di un amore che, con fatica, trasforma comunque l’esistenza e, da un seme che muore, fa nascere un fiore. Da un luogo desolato e di morte a un luogo che – prosegue il sindaco – grazie all’amore che non muore, è un inno alla vita e al creato e, da oggi, porta per sempre il nome di Elisa”.
“Quando sono qui sono con lei, è come se mi fosse accanto. E’stato così per tutti questi anni” – dice Francesco Girolamotti che, da oltre venti anni, cura quello spazio verde nel ricordo della figlia Elisa. In quel punto Elisa morì in un incidente stradale il pomeriggio del 28 luglio del 2000, a poche decine di metri da casa. Aveva 18 anni, tutta la vita davanti, spezzata in un soffio. In sella alla bicicletta tornava dai suoi familiari e un’auto impazzita non le lasciò scampo. Da ora in avanti l’area, in via Protomartiri Francescani, sarà il “Giardino di Elisa”. La sistemazione dell’area da parte della famiglia è nata da quella che era una volontà di Elisa. In quella zona infatti in passato c’era spesso degrado, la gente lasciava rifiuti e sporcizia “una cosa che a Elisa non piaceva e che non mancava di evidenziare quando vi transitava” – spiega papà Francesco. La cerimonia di intitolazione su iniziativa del Comune di Assisi e della Pro loco di Rivotorto doveva svolgersi lo scorso anno in occasione del ventennale, ma l’emergenza coronavirus non l’ha consentito. All’inaugurazione presenti il sindaco di Assisi Stefania Proietti, padre Charles Baldacchino, parroco di Rivotorto, Maria Aristei Belardoni, presidente della Pro loco rivotortese. “Ci siamo adoperati per questa iniziativa nel ricordo di Elisa, ragazza meravigliosa – spiega la presidente Maria Aristei Belardoni – e per rendere onore all’opera del padre Francesco che si è adoperato per questo giardino”.
Dopo la scomparsa, prima i fiori poi via via la ripulitura del tratto e “grazie al geometra Emidio Fioroni ho potuto continuare a occuparmi di questo spazio, cercando di eliminare il degrado e di mantenere il decoro, mettendo a dimora piante, curandole. Fatica? Mai avvertita – sottolinea ancora il papà di Elisa – farlo per Elisa è stato un piacere, un modo per sentirla sempre vicina”. Con il tempo è stata collocata anche una stele con la foto di Elisa e con la scritta: “Non guardate questa pietra con tristezza, ma con gioia perché è il ricordo della mia esistenza che ha fatto parte della vostra vita”. In molti si fermano, lasciano biglietti, fiori, pupazzi, rosari – aggiunge Francesco. “Elisa sarebbe contenta di questo giardino – sottolinea il fratello di Elisa, Marco – amava il paesaggio che vedeva dalla finestra di casa, amava tanto Assisi dove sognava di aprire un’attività da estetista e invece…”.
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