Rinviata al 27 febbraio 2018 l’udienza del processo che vede coinvolto un docente di una scuola assisiate, accusato di aver rivolto insulti omofobi a un allievo, che all’epoca dei fatti che vengono imputati all’insegnante (si parla del 2014) aveva meno di 14 anni. Il docente è finito in tribunale con l’accusa di ingiurie, lesioni e abuso d’ufficio, quest’ultimo capo di imputazione in quanto i fatti che si sarebbero svolti sarebbero avvenuti nell’esercizio della sua professione di docente di scuola pubblica.
“Essere gay è una brutta cosa e tu ne sai qualcosa”, gli insulti omofobi rivolti dal professore all’alunno, che avrebbe risposto “sicuramente da quando conosco lei”, scatenando le ire dell’insegnante; l’uomo nega le accuse e fornisce una diversa versione dell’accaduto.
La prima udienza preliminare, che ha visto la costituzione di parte civile della famiglia del ragazzo, tuttora minorenne, assistita dall’avvocato Massimo Rolla del foro di Perugia, si è tenuta davanti al gup Carla Giangamboni, che ha rinviato l’udienza stessa per notificare la richiesta di rinvio a giudizio e permettere al Miur e alla scuola dove sarebbe avvenuto il fatto di entrare nel procedimento e costituirsi parte civile nel caso che il docente dovesse subire il processo penale.
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