Da marito affettuoso ad aggressore seriale: è un 52enne di origine campana ma residente da tempo nel comprensorio assisano, che ora non potrà più avvicinarsi alla ex moglie e ai suoi tre figli né comunicare con loro con qualsiasi mezzo, neanche con telefonate o contatti sui social. Impressionante la sequela di maltrattamenti in famiglia, motivo per cui è stato denunciato e allontanato, come deciso dal GIP presso il Tribunale di Perugia, raccolta dagli agenti del commissariato assisano, agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, con telefonate e messaggi minatorie, minacce trasmesse anche per tramite dei figli (ai quali un giorno ha fatto vedere una mazza e dei guanti rinforzati che avrebbe utilizzato per fare del male alla madre), sputi e un coltello puntato alla gola della donna, con minacce di morte se mai l’avesse vista con un altro. La misura cautelare dell’allontamento è scaturita al termine di una serie di accertamenti e di numerosi interventi effettuati dalla Volante del Commissariato nel corso dell’ultimo anno confermando la necessità di scongiurare il rischio di reiterazione dei maltrattamenti in famiglia.
Nell’ottobre scorso la donna si è rivolta agli agenti del commissariato della polizia di Stato di Assisi per raccontare tutte le vessazioni fisiche e psicologiche infertele dall’ex marito nel corso del matrimonio e anche dopo la separazione e che l’avevano costretta a cambiare radicalmente le sue abitudini di vita ma soprattutto a temere per la propria incolumità fisica. Marito e moglie, sposati da anni, hanno tentato di recuperare il loro rapporto, contrassegnato però dalla gelosia morbosa dell’uomo nei confronti della donna. Dopo aver preso atto del fallimento della relazione, la signora si era decisa finalmente a separarsi, scatenando però gli atteggiamenti vessatori e denigratori dell’ex marito diventano sempre più violenti.
A muovere l’uomo un’ossessiva gelosia nei confronti della sua ex su cui ora non poteva più esercitare il suo controllo, sfociando così in insulti e pesanti offese anche davanti ai propri figli minori. Una sera il 52enne, dopo aver atteso che l’ex moglie uscisse dal lavoro luogo di lavoro, dopo averla annusata e pensando di sentirle addosso l’odore di un altro uomo, le ha puntato un coltello alla gola e la minacciava di morte se mai l’avesse vista con un altro. Da lì è partita una vera e propria escalation persecutoria dei maltrattamenti in famiglia, con telefonate, messaggi continui, maniacali controlli e pedinamenti, offese e minacce di morte, denigrazioni ed atteggiamenti minatori addirittura fatti pervenire alla donna dai figli.
In un’altra occasione il 52enne ha cominciato a suonare insistentemente il citofono in svariate occasioni nell’arco di una stessa notte, mentre dopo l’ennesima discussione l’uomo ha sputato contro la donna e sulla sua macchina, rompendo anche il tergicristallo. Gli atteggiamenti minacciosi non si sono fermati neanche sotto la pandemia: in auto, insieme ai figli, l’uomo ha mostrato una mazza e dei guanti rinforzati che avrebbe utilizzato per fare del male alla loro madre se l’avesse vista un giorno in compagnia di un altro uomo. L’ultimo ennesimo comportamento violento dell’uomo emergeva in un’occasione in cui, dopo aver accompagnato casa della donna i figli, la stessa veniva insultata davanti a loro, sfondando con un calcio il portone ed inveirle contro, all’interno della casa, minacciandola di morte. Grazie anche alle indagini della polizia, e valutata l’incapacità di autocontrollo dell’uomo, il gip ha deciso che il 52enne ora non potrà più avvicinarsi alla ex moglie e ai suoi tre figli né comunicare con loro con qualsiasi mezzo.
Gli agenti del Commissariato P.S. Assisi, in particolare le due ispettrici, sinergicamente, con un altissimo livello di sensibilità e tenacia, ricostruivano l’intera vicenda, riuscendo a raccogliere un quadro probatorio importante sulla base del quale, il GIP, valutata l’incapacità di autocontrollo dell’uomo, manifestata nonostante i ripetuti interventi delle Volanti e della presenza dei figli, e tenuto conto dei gravi episodi di violenza già registrati, permetteva di emette a carico dell’aggressore seriale la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Il 52enne ora non potrà più avvicinarsi alla ex moglie e ai suoi tre figli né comunicare con loro con qualsiasi mezzo.
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