Il muretto di San Francesco sarà alzato a un metro per rendere più sicura la zona. Dopo le polemiche nei gruppi social assisani, a fare chiarezza dalle colonne della Nazione Umbria in edicola il 25 luglio è il Sacro Convento. Fra le obiezioni sollevate, se poteva essere sufficiente una ringhiera. Evidentemente tale soluzione non era possibile in un contesto particolare come quello del complesso basilicale, con la scelta dunque di un innalzamento del muro esistente.
Il quotidiano ricorda che l’obiettivo del ‘rialzo’ del muretto di San Francesco – quello di contenimento fra il prato antistante la Basilica di San Francesco e la via che sale – è evitare che qualcuno possa cadere di sotto, visto che non manca che qualcuno ci cammini sopra pericolosamente e con i tanti che vi si siedono o si mettono in posa per una foto. Un lavoro realizzato sotto il controllo e con il placet della Soprintendenza, secondo i criteri da essa dettati.
La risposta è ironica: “Abbiamo pensato di dare più spazio ai caprioli che dalla Selva sono imprigionati, così da dare loro modo di entrare nel prato ed essere visti dai nostri pellegrini – dice padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro Convento. Alzeremo il muro di almeno di tre metri affinché i caprioli non saltino giù evitando così che cadano di sotto, in largo Gregorio IX. Saranno predisposti anche degli accessi con QR Code che escluderanno tutti quelli che hanno scritto sui social sciocchezze, in questi giorni, sull’intervento in corso”.
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