Anche l’Umbria ha manifestato per la pace in Ucraina, sulla scia delle parole di Papa Francesco. “La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra”, le parole del Santo Padre. Nella giornata di ieri, dopo l’incontro a Perugia, una fiaccolata ad Assisi organizzata nel giorno in cui Papa Francesco ha invitato al digiuno e rivolto un appello affinché la follia della guerra cessi e si compiano tutte le azioni possibili per impedire dolore a popolazioni vicine a noi. “Erano presenti il sindaco della città, Stefania Proietti, gli assessori e i consiglieri, le famiglie francescane, la Diocesi, la Tavola della Pace, le istituzioni dell’Umbria e tutti gli uomini e le donne di buona volontà che hanno voluto esprimere il loro no alla guerra”, si legge in una nota dell’amministrazione comunale.
I presenti alla fiaccolata per la Pace in Ucraina hanno fatto proprio l’appello di Papa Francesco: “Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale. Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra.”
“Rivolgo un caloroso invito a tutti i cittadini e le cittadine della nostra regione – ha affermato il sindaco – a inviare con la luce delle fiaccole un segnale forte di pace nel mondo. Dalla nostra città, centro di spiritualità e vocata all’accoglienza e alla fraternità, vogliamo trasmettere questo messaggio e vogliamo dire a coloro che hanno responsabilità e potere di perseguire con coraggio la strada della diplomazia e del dialogo, di fermare la follia della guerra e della violenza”. Al microfono si sono alternati il sindaco di Assisi Stefania Proietti, il custode del Sacro Convento Marco Moroni, il ministro provinciale dei frati minori Francesco Piloni, don Tonio dell’Olio presidente della Commissione Spirito di Assisi, e Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace.
Molto commoventi le testimonianze di Roman, un bambino ucraino di 13 anni residente ad Assisi, che ha invitato Putin ad avere il coraggio di fermare la guerra, e padre Nicola, frate conventuale in collegamento da Leopoli. (Continua dopo il video)
Durante la mattinata di ieri anche le scuole hanno manifestato in piazza e il sindaco di Assisi Stefania Proietti ringrazia i dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli alunni e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio per aver accolto l’invito a recarsi in piazza del Comune per esprimere la propria contrarietà alla guerra e testimoniare la vicinanza al popolo ucraino. Centinaia e centinaia di bambini e ragazzi hanno consegnato al sindaco pensieri, disegni e striscioni contenenti messaggi di pace. Con semplicità ed emozione tutti si sono schierati contro la guerra, tutti hanno invocato la pace in Ucraina, in tantissimi hanno lanciato il loro messaggio dalla porta d’ingresso del Municipio della città serafica. sindaco ringrazia infine tutte le scuole anche per le iniziative che stanno organizzando nel segno della pace in Ucraina e ricorda che gli elaborati degli alunni e degli studenti saranno inviati al segretario Onu e ai presidenti dell’Ucraina e della Russia.
Intanto l’amministrazione si sta mobilitando per sostenere anche concretamente l’Ucraina sia per la raccolta e l’invio di beni di prima necessità che per coordinare le istanze di accoglimento di profughi, insieme alle associazioni del territorio. Ha perciò attivato un’email (ucraina@comune.assisi.pg.it) e un numero telefonico dedicato (329 2609411) per stabilire un contatto diretto con i cittadini che vogliono dare un aiuto alla popolazione ucraina che da giorni sta vivendo l’orrore della guerra, dei bombardamenti, degli attacchi russi.
Intanto la Lega Assisi ha presentato con i consiglieri Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli una mozione con cui si impegna sindaco e Giunta “a manifestare a nome dell’intero Consiglio una ferma condanna per l’aggressione militare in atto in Ucraina e solidarietà e vicinanza alla popolazione colpita; a sostenere ed attivare, secondo le proprie possibilità, unitamente in accordo con gli Istituti religiosi e leAssociazioni di volontariato, atti di sostegno umanitario e di ospitalità, in caso di necessità, ai profughi ucraini; a sostenere ogni atto assunto dal Governo italiano in accordo con gli altri Paesi UE e con la Nato; a invitare il Governo Italiano ad attivare ogni sforzo e ogni canale diplomatico per porre fine all’attacco in corso.
“Prendiamo atto della preoccupante escalation del conflitto in atto in territorio ucraino dopo l’invasione militare russa – spiegano i consiglieri – La situazione è estremamente complessa ed è ancora difficile decifrare il disegno geopolitico in atto e gli scenari che potrebbero configurarsi, anche al di fuori dei confini ucraini. Ricordiamo che l’articolo 11 della Costituzione italiana ‘ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”’, e quindi questo conflitto si pone in contrasto con i principi del Diritto Internazionale e in particolare dell’Unione Europea, che si prefigge di promuovere e contribuire alla pace e alla sicurezza oltre che ‘alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli’ e ‘alla rigorosa osservanza e allo sviluppo del diritto internazionale, in particolare al rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite’. Riteniamo infatti che l’attacco militare in corso possa deflagrare, con gravi conseguenze sociali ed economiche sull’intera Comunità interazionale, mettendo a rischio la sicurezza dell’Europa e la stabilità globale e che l’unica via d’uscita sia porre fine alle ostilità e riprendere la via diplomatica”.
Sempre in tema di pace in Ucraina, i gruppi consiliari di maggioranza hanno depositato un ordine del giorno per aprire una discussione in Consiglio Comunale sulla guerra in corso sul suolo ucraino. “In nome del ruolo e dell’immagine che Assisi rappresenta nel panorama internazionale come esempio di pace, fratellanza e rispetto dei diritti dell’uomo riteniamo fondamentale che l’amministrazione, e in questo caso la nostra giunta, si adoperi per far sentire la voce della città di San Francesco, il santo del quale il Santo Padre porta il nome”, spiegano in una nota il capogruppo Paolo Lupattelli, Pd, Scilla Cavanna, Assisi Domani, Laura Pizziconi, Assisi Civica e Isabella Fischi, Movimento 5 stelle. “Stiamo assistendo – aggiungono – ad un abominio che fino a poche settimane fa non potevamo neanche pensare lontanamente. Immagini strazianti di un popolo che sta subendo le conseguenze di scelte folli e ingiustificate da parte di un governo che si è arrogato il diritto di intervenire nella libera determinazione di uno Stato libero e indipendente . La voce di Assisi in questi contesti assume sempre un ruolo importante. Abbiamo l’onere e l’onore di rappresentare per il mondo intero ideali che hanno alla base il rispetto dell’altro, chiunque esso sia. Assisi può senza dubbio fare la sua parte soprattutto in tema di aiuti, sostegni, accoglienza. Siamo chiamati – conclude la nota dei capigruppo di maggioranza – a rispondere ad una delle crisi umanitarie più crudeli della storia recente. Dobbiamo esprimere la più totale solidarietà al popolo ucraino in tutti i modi possibili mettendo in campo tutte le competenze che il nostro ente può fornire e a nostra volta farci portavoce verso le altre istituzioni affinché l’Umbria e l’Italia intera possa giocare un ruolo da protagonista in questa partita. Perché non esistono motivazioni valide per scatenare una guerra. Mai”.
FOTO © Mauro Berti/AssisiNews e Marco Berti e Renato Elisei/AssisiNews
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