Chiusa dal 2014, la piscina comunale di Assisi non riaprirà neanche quest’anno, ma si spera di poterlo fare – seppur senza tempistiche certe – intercettando i fondi del Pnrr per la riqualificazione, non solo dell’impianto natatorio ma anche di tutto il complesso sportivo. Nel corso degli anni la giunta Proietti ha presentato diversi progetti di riqualificazione e diverse ipotesi di finanziamento: in una versione del progetto light si prevedeva la riattivazione dell’impianto natatorio e la demolizione delle strutture in cemento armato ormai fatiscenti e non recuperabili, l’ampliamento dell’offerta sportiva con dotazioni per attività all’aria aperta e indoor, con un costo di almeno un paio di milioni di euro.
A ‘vincere’ è stata la soluzione più ambiziosa che prevede un consistente ampliamento dei servizi della piscina comunale di Assisi e delle strutture adiacenti, l’innesto di attività che, oltre a quelle sportive con un’offerta più ampia perché legata al parco Subasio, spaziano da quelle culturali-ricreative a quelle dell’ospitalità. Si tratta però di un maxi progetto da oltre 10 milioni di euro, per dare vita a uno “spazio all’insegna dell’acqua ma anche di allenamenti per gli sport legati alla montagna, compresa l’arrampicata”. (Continua dopo il video)
Come spiegava l’assessore Veronica Cavallucci intervistata da Assisi News inStudio tempo fa, si tratta di un progetto “frutto di un lavoro commissionato all’Università di Perugia che ha delineato le linee progettuali: una riqualificazione e rigenerazione dell’intero complesso dello stadio degli Ulivi – anticipa la titolare della delega allo sport – che parte da un dato: il contesto in cui è inserito l’impianto. La rigenerazione passa dall’idea che il complesso degli Ulivi sarà la porta d’ingresso del Parco del Monte Subasio, lì avrà ad esempio sede l’associazione di parapendio”. Cavallucci anticipa però che “Sono cambiati tempi ed esigenze: la piscina non sarà quella di ieri e come la conosciamo oggi, ma diventerà un polo, il centro delle associazioni che hanno a che fare con il Parco del Subasio. Ovviamente questo intervento prevede finanziamenti importanti, che un Comune non può sopportare da solo. Prima della pandemia avevamo contattato l’Istituto di Credito Sportivo andando a bussare ai ministeri competenti per intercettare importanti risorse. Oggi abbiamo l’occasione del Pnrr e con il lavoro già svolto potremmo essere avvantaggiati. Il Piano detta tempi e priorità, ma ci stiamo adoperando per reperire le risorse“. E solo una volta ottenuti i fondi, si parlerà di tempistiche.
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