Reddito di cittadinanza percepito indebitamente, denunciata donna residente a Petrignano di Assisi: le indagini dei carabinieri della locale stazione, agli ordini della compagnia di Assisi guidata dal capitano Vittorio Jervolino e condotte anche con il nucleo ispettorato del lavoro, hanno permesso di accertare che la donna per sei mesi ha percepito una cifra più alta del dovuto.
I Carabinieri della Stazione di Petrignano d’Assisi, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Perugia, hanno denunciato una donna residente nell’assisano, ritenuta presunta responsabile di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza dal mese di gennaio 2022 ad oggi.
In particolare, gli accertamenti che i militari dell’Arma svolgono periodicamente sulla legittimità del contributo erogato nei confronti dei residenti hanno permesso di accertare che la donna avrebbe omesso di comunicare all’INPS, con la prevista modulistica, ed entro 30 giorni, il trasferimento del proprio figlio presso un’altra residenza, facendolo così risultare sempre a carico del nucleo familiare ed alterando di conseguenza l’importo del reddito, che avrebbe invece dovuto subire una consistente rimodulazione.
La normativa sul Reddito di cittadinanza prevede infatti che il figlio maggiorenne non convivente con i genitori fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando di età inferiore a 26 anni, è nella condizione di essere a loro carico Irpef, non è coniugato e non ha figli. Il figlio a carico ai fini Irpef è il figlio che ha un reddito imponibile fiscale Irpef inferiore a 2.840,51 euro nelle fascia di età tra i 24 e i 26 anni. Nella fascia di età tra 18 e 24 anni il limite di reddito è elevato a 4.000 euro annui.
Per tale violazione la donna è stata denunciata in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria perugina, poiché ritenuta presunta responsabile della violazione della normativa che disciplina l’erogazione del Reddito di Cittadinanza.
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