Oltre 200.000 fan, tra comiche recensioni, risposte dei ristoratori, e contest di piatti italiani cucinati (male) in giro per il mondo: è la pagina Insultare su Tripadvisor sentendosi grandi chef, che ha notato la risposta di Roberto Damaschi, imprenditore e titolare della Locanda del Cardinale ad Assisi (finita anche nella Guida di Repubblica), a due recensioni (pessime, con uno e due pallini su cinque) di clienti vegani infuriati (il ristorante ha oltre il 90% di recensioni fra l’eccellente e il molto buono). “Intanto, ad Assisi, spunta i primo locale Vegan Free”, scrivono gli amministratori della pagina condividendo lo screen della recensione.
Le recensioni critiche parlano di “Servizio da balera”, “nessuna rispondenza fra descrizione dei piatti e reale qualità delle varie portate qualità delle pietanze”, “materia prima da dimenticare”, “Tutto insignificante senza spessore” o sostengono di aver trovato una “cucina pessima e presentata male. Peccato perché potrebbe essere il miglior ristorante del mondo. Un consiglio alla proprietà: cambiate subito chef”.
Immediata la risposta di Roberto Damaschi, condivisa anche su Facebook: “Quasi mai utilizzo Facebook per interessi – scrive – ma quando la misura è colma mi pare giusto utilizzare ogni mezzo per rispondere al primo ‘gastronauta’ che pensa di poter sp*ttanare anni di impegno, di lavoro e di ricerca non tanto mia, quanto più dei miei collaboratori”. Nella risposta postata su Tripadvisor in copia carbone, Roberto Damaschi parla delle recensioni dei clienti come “fandonie. Al telefono – spiega – avete preannunciato di essere vegetariani, salvo poi risultare vegani, la nostra attività non è organizzata né si organizzerà per tali tipi di pseudo clienti, per cui il vostro ‘mai più’ è quanto meno condivisibile, per voi ci sono strutture adeguate e dedicate, soprattutto i pascoli tra Colfiorito e Verchiano. Lasciate in pace chi della ricerca delle materie prime e del gusto della tavola ne fa una ragione, quasi una missione, brucate al pascolo. Da questa recensione che non è la prima scritta da vegani – conclude Roberto Damaschi – coglierò personalmente l’occasione per per apporre sia sul sito che all’ingresso la scritta vegan free. A chi critica il personale aggiungo che la proprietà ha piena fiducia nello Chef e nello staff, grazie”. Ed in effetti, nel sito e nella pagina Facebook del locale (vedi gallery) sono già apparse le diciture “vegan free”.
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