Non si fermano i controlli per verificare che le persone rispettino le direttive per contenere il Coronavirus, né si ferma chi non le rispetta. Nello specifico, un operaio 40enne è finito nei guai perché, pur rispettando le direttive, ha rubato tre taniche di gasolio dal cantiere dove lavorava, mentre un 33enne è stato denunciato per evasione dai domiciliari.
Nello specifico, nel corso di controlli dedicati al rispetto delle norme di contenimento previste per l’attuale emergenza sanitaria, gli agenti del Commissariato P.S. Assisi fermavano, in località Rivotorto, un’autovettura con a bordo due operai, un 40 enne originario abruzzese e un 30enne di Assisi, quest’ultimo con precedenti penali, i quali dichiaravano agli agenti di essere di ritorno dal proprio turno di lavoro presso un cantiere stradale sulla E45 a Perugia.
Il 40enne recuperando la propria autocertificazione prevista dal DL 19/2020 all’interno di una borsa posizionata nel portabagagli consentiva agli agenti di scorgere all’interno tre taniche di gasolio da 25 litri in plastica bianca ciascuna delle quali piena di liquido. Alle domande circa la provenienza di quel materiale e del suo utilizzo, l’operaio dapprima cercava di attribuirne la proprietà al collega, per poi proseguire in modo incerto fino al punto di cadere in contraddizione e svelare finalmente che il gasolio veniva sottratto da egli stesso presso il cantiere dove i due lavoravano, specificando che si trattava del carburante in uso alle macchine edili che operavano sul sito. Una volta contattato il responsabile della ditta al quale sarebbero state successivamente restituite le taniche, il 40 enne veniva denunciato e deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di appropriazione indebita.
Sempre gli agenti diretti dal vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca hanno inoltre denunciato un trentatreenne di nazionalità marocchina, arrestato nelle scorse settimane per rapina in un supermercato di Santa Maria degli Angeli da dove, dopo una colluttazione violenta con l’addetta alla sicurezza, era riuscito a scappare con la refurtiva.
Il Giudice all’esito della direttissima per la convalida dell’arresto emetteva nei confronti del 33enne, di origine marocchina e con diversi precedenti di polizia, la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione ad Assisi. Senonché, la notte scorsa, nel corso degli ordinari controlli effettuati dai poliziotti per verificare il rispetto delle misure imposte dall’autorità giudiziaria, l’uomo risultava assente. Alla porta di casa si presentava il fratello che dopo aver chiamato invano il 33enne rientrava per cercarlo e scopriva che non era più nella sua camera né in nessun altra parte dell’abitazione.
Gli agenti a quel punto constatavano che il 33enne era scappato dalla finestra della camera da letto che infatti trovavano spalancata. I poliziotti immediatamente si mettevano alla sua ricerca passando al setaccio tutte le strade della zona fino a quando riuscivano dopo alcune ore a beccarlo di rientro alla sua abitazione.
L’uomo veniva denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di evasione e sanzionato amministrativamente ai sensi dell’art. 4 comma 1 del DL 19/2020 per essere uscito dalla propria abitazione senza un giustificato motivo.
© Riproduzione riservata

