L’Istituto Serafico di Assisi ha inaugurato il nuovo Centro di Ricerca InVita, polo di eccellenza nella Regione Umbria, specializzato nella Ricerca, Innovazione e Sviluppo nel campo della Riabilitazione per bambini e ragazzi con disabilità plurime. Una tappa importante per l’Istituto Serafico, perché pone le basi di una nuova attività per continuare a dare speranza e sostegno a tutte quelle famiglie che si trovano ad affrontare quotidianamente la grave disabilità dei figli, senza a volte conoscere neanche la diagnosi precisa delle malattie che devono combattere. È una tappa storica per il territorio umbro, che vede la nascita di un centro all’avanguardia, volano per lo sviluppo e l’economia dell’intero territorio, colpito come il resto del Paese dalla crisi economica ed occupazionale, ma fertile di giovani talentuosi ai quali non manca l’ingegno, la passione e l’amore per lo studio e la scienza.
L’idea dell’Istituto Serafico di far nascere il nuovo Centro di Ricerca InVita è nata stando accanto, giorno dopo giorno, ai ragazzi e alle loro famiglie e dalla volontà di dare una speranza forte a tutti quei genitori che chiedevano aiuto per comprendere e affrontare le malattie dei propri figli. In questo percorso delicato e spesso molto difficile, ci sono gli operatori, mossi dal desiderio di non arrendersi mai, alimentati dall’amorevole passione che li spinge a trovare modalità sempre nuove per aiutare quelle piccole vite a conquistare autonomia, ad imparare a comunicare e a sconfiggere la paura. E infine ci sono i medici, che hanno fatto della scienza la loro missione di vita, messa costantemente al servizio del benessere altrui.
Valorizzare l’unicità di ogni ospite grazie a percorsi riabilitativi ed educativi studiati ad hoc dagli operatori è la mission dell’Istituto Serafico di Assisi, consapevole che la ricerca e l’innovazione in questo campo rappresentano oggi una grande sfida, un’opportunità e un fertile terreno dove l’incontro con le problematiche cliniche e l’acquisizione delle neuroscienze ispirano soluzioni innovative per migliorare il “prendersi cura” degli utenti. È così che nasce il Centro di Ricerca InVita, un polo di innovazione e ricerca scientifica che coniuga i principi e i valori del Serafico con le recenti indicazioni del Ministero della Salute in merito alla ricerca in riabilitazione. Un centro per la vita e la sua promozione.
“La nascita del Centro di Ricerca InVita – per la presidente del Serafico Francesca Di Maolo – rappresenta ancora un’ulteriore tappa all’interno di un cammino di carità e vuole anche essere una risposta concreta all’invito di papa Francesco a quanti si occupano di salute. Siamo consapevoli che il progresso scientifico e tecnologico serve al bene di tutta l’umanità e i suoi benefici non possono andare a vantaggio soltanto di pochi. In tal senso l’intera comunità scientifica ha una grande responsabilità: evitare che il futuro aggiunga nuove disuguaglianze basate sulla conoscenza e aumenti il divario tra ricchi e poveri. In questa direzione abbiamo bisogno di instaurare alleanze forti: con le istituzioni, le imprese, la comunità scientifica. Siamo convinti che questo Centro sarà motivo di speranza per tanti malati, disabili e per le loro famiglie. Ma sono convinta che sarà motivo di speranza anche per tanti giovani ricercatori pronti a mettersi al servizio della vita con il loro ingegno e i loro talenti”.
Di Maolo ha rivolto anche un “ringraziamento speciale al Magnifco Rettore Prof. Franco Moriconi. La convenzione che oggi abbiamo sottoscritto in modo solenne – ha aggiunto – rappresenta un grande atto di fiducia e di riconoscimento che la massima comunità scientifica regionale poteva offrire al nostro Istituto, ma è anche il segno dell’attenzione dell’Università degli studi di Perugia al mondo della disabilità e l’espressione del suo dinamismo e apertura per la diffusione della cultura scientifica e al progresso in campo medico”. “L’accordo con l’Istituto Serafico costituisce a mio parere una grande opportunità per entrambe le istituzioni – ha dichiarato il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Prof. Franco Moriconi – di condividere e sviluppare conoscenze, esperienze e opportunità e collaborare a beneficio della collettività, all’insegna della ricerca interdisciplinare, della progettualità e della formazione di qualità”.
Le aree di ricerca del Centro di Ricerca InVita dell’Istituto Serafico di Assisi sono quindi molteplici e toccano settori multidisciplinari come quelli delle patologie in ambito neurologico, dei disturbi in ambito psichiatrico e del neurosviluppo, di genetica medica, dell’area delle patologie urologiche e internistiche ed infine nel settore tecnologico. Il team di “InVita” è composto da tanti professionisti che si occupano di differenti specialità, ma che sono accomunati da un unico obiettivo: migliorare le capacità diagnostiche, i percorsi riabilitativi, le prestazioni, ma soprattutto individuare strumenti che possano condurre la persona con disabilità a raggiungere il miglior livello di vita possibile non solo sul piano fisico, ma anche emozionale e relazionale.
“L’attenzione alla Persona con fragilità che richiama l’etica del ‘prendersi cura’ per garantire una vita piena e dignitosa in tutti i suoi aspetti – ha concluso il direttore sanitario Sandro Elisei, anche direttore scientifico del Centro di Ricerca InVita – è il desiderio e la leva che muove la volontà del nostro intero team di ricerca. Per noi i nostri ragazzi non sono pazienti, ma persone che entrano nei percorsi di ricerca con tutto il bagaglio di storia personale, con la loro soggettività fisica e psicologica. L’apertura del nuovo centro InVita è sicuramente un’occasione unica per integrare gli aspetti clinici, le problematiche e i bisogni dei nostri ragazzi con le recenti acquisizioni delle neuroscienze e della plasticità cerebrale, ma anche e soprattutto con il bagaglio di umanità, cioè tutti gli strumenti indispensabili al nostro lavoro quotidiano”.
Nell’ambito delle patologie del neurosviluppo, da ottobre è stato attivato un team di specialisti per un’attività di ricerca clinica centrata sulle strategie di gestione dei disturbi in neuropsichiatrici e del neurosviluppo. A breve, sarà attivato uno specifico tema di ricerca sulla gestione dei disturbi dello spettro autistic, mentre un altro filone di ricerca riguarda la genetica medica rivolta a definire al meglio gli aspetti clinici correlati. Da pochi giorni è attivo un tema di ricerca in ambito Urologico che riguarda l’incidenza delle disfunzioni neurovescicali e a breve sarà attivata una ricerca nell’area della Psicologia Clinica: il Serafico metterà infatti a disposizione del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione un assegno di ricerca per una giovane ricercatrice nell’ambito della psicologia clinica e dinamica per utenti con disturbi nell’ambito del neurosviluppo. Nel settore tecnologico, è in programma un’innovativa ricerca per valutare e migliorare la postura di bambini con patologie neurologiche, svolta in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù di Roma: il Serafico co-finanzierà il progetto che prevede la presenza, nel Centro di Ricerca InVita, di uno specialista fisiatra e di un terapista della riabilitazione.
Foto © Mauro Berti
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