Alla vigilia di Sete di Pace 2016 arriva il benvenuto del vescovo Domenico Sorrentino e l’appello dei vegani e Papa Bergoglio.
Con una lettera in inglese e in italiano, il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino, dà il benvenuto a nome della Chiesa locale a tutti i rappresentanti delle diverse fedi religiose invitati dalla diocesi, dalla Comunità di Sant’Egidio e dalle Famiglie francescane a tutti i rappresentanti delle religioni che partecipano a Sete di Pace 2016.
“Ciò che San Giovanni Paolo II ha fatto qui ad Assisi trenta anni fa era davvero profetico. Purtroppo il nostro mondo – scrive Sorrentino – è ancora sotto il peso della violenza, e sta vivendo, come ha detto il nostro Papa Francesco, una guerra mondiale combattuta in pezzi”. Il presule nella lettera ricorda anche l’episodio della spogliazione di Francesco avvenuta di fronte al vescovo Guido nella sua attuale casa “la Curia vescovile”. Inoltre raccomanda di ”diventare più consapevoli della nostra responsabilità di credenti a prescindere dalle nostre particolari credenze religiose. Sappiamo che a Dio non importa con quale nome lo chiamiamo nelle nostre diverse tradizioni religiose, e l’amore è fonte di amore”. Insieme alla lettera monsignor Sorrentino ha donato a tutti i capi religiosi il suo libro dal titolo “Complici dello Spirito” pubblicato in diverse lingue che racconta appunto l’episodio della spogliazione di Francesco e l’alleanza che si venne a creare tra il vescovo e il Poverello di Assisi. Il vescovo di Assisi ha infine inviato gli auguri di buon lavoro a tutti i leader religiosi e ai relatori con di Sete di Pace 2016 l’auspicio che, camminando sulle orme di Francesco, si possa davvero costruire un mondo di pace”.
Alla vigilia della visita di Papa Francesco ad Assisi per Sete di Pace 2016, inoltre, la Peta (People for the ethical treatment of the animal, la più grande associazione vegana del mondo,) fa sapere di aver inviato una lettera a Bergoglio per chiedergli una svolta vegetariana a favore del rispetto di tutti gli animali, per incoraggiare la compassione verso le bestie in onore di San Francesco e per la Giornata mondiale della preghiera per la pace. Nella missiva si ricorda che gli insegnamenti di Gesù includono l’estensione dell’amore e la compassione verso coloro che sono deboli, vulnerabili e diversi da noi, un insegnamento che “andrebbe esteso verso i miliardi di animali uccisi per il cibo ogni anno”. Basta agnelli a Pasqua, tacchini a Natale ma anche bistecche e fiorentine: “Speriamo che il Papa e tutti gli altri leader religiosi che arriveranno ad Assisi rinuncino a mangiare carne. L’atto di assicurare che nessun animale soffrirà o sarà oggetto di crudeltà per i pasti serviti al festival sarebbe coerente con questa celebrazione della pace” scrive tra l’altro la responsabile per il Coordinamento Europeo della PETA, Harriet Barclay.
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