Una media altissima di incidenti stradali, sempre allo svincolo Le Cave a Santa Maria degli Angeli: lo segnalano i residenti al Corriere dell’Umbria.
L’ultimo incidente giovedì 17 agosto intorno alle 18, quando due auto si sono scontrate nuovamente proprio di fronte al centro commerciale di un’area, quella del PUC, ancora oggi spesso al centro delle cronache locali. Fortunatamente e ancora una volta gli occupanti dei mezzi non hanno avuto gravi conseguenze. “Aspettiamo che ci scappa il morto?”, si chiedono i cittadini, che chiedono provvedimenti.
Da quando lo svincolo Le Cave è stato realizzato, mese dopo mese si susseguono tamponamenti e incidenti. Le cause principali, innanzitutto, la troppo spesso alta velocità dei mezzi in una zona molto trafficata. Ma anche il fatto che lo svincolo è un incrocio stradale a raso, dove la visibilità è spesso limitata, non solo nelle ore notturne (più volte sono stati richiesti in passato potenziamenti all’illuminazione), ma anche di giorno, dove sembra che frequentemente sfugge ai più di dare la precedenza e risultano troppo spesso “poco visibili” le auto che fra di loro incrociano nell’area.
Una diramazione ormai divenuta fondamentale per il traffico a Santa Maria degli Angeli, perché lo svincolo Le Cave collega agli imbocchi principali per le direzioni di Foligno e Perugia, oltre che alle vie primarie ad alta percorrenza che portano al centro cittadino e si dirigono, in altra direzione, verso Assisi capoluogo ed alcune frazioni. “Servono migliorie allo svincolo in una zona divenuta area nevralgica per il traffico cittadino – spiegano alcuni abitanti di via Protomartiri Francescani, strada adiacente allo svincolo Le Cave – e sono necessarie verifiche approfondite e continuative sulla guida spericolata di tanti. I mezzi – sottolineano – sbucano a tutta velocità dallo svincolo anche nelle vie vicine, dove ci sono abitazioni e locali commerciali, arrecando pericoli seri a cittadini e pedoni. Adesso basta”.
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