È Amare l’Amore il titolo del concerto tenuto all’Oratorio di Santa Chiarella sabato 18 febbraio dall’Insieme Vocale Commedia Harmonica, solisti e Coro, dai pianisti Emiliano Piermatti e Stefano Ragni e da quattro attori in abito ottocento Valeria Piccioni, Silvia Vignati, Giuseppe Brizi e Carlo Menichini.
In programma ad Amare l’Amore i Liebeslieder Walzer op.52 di Johannes Brahms e An der Schoenen blauen Donau op.314 di Johann Strauss II. Sicuramente musiche di grande fascino per ricchezza emotiva e godimento d’ascolto. I testi in tedesco sono stati elaborati come esperienze personali vissute dagli attori perché il messaggio fosse compreso dal pubblico con maggiore partecipazione. Composizioni sicuramente non facili per esecutori dilettanti, ma i componenti di Commedia Harmonica hanno dimostrato che le barriere fra dilettantismo e professionismo in realtà sono fittizie quando c’è un accurato e responsabile lavoro di preparazione sia nella vocalità di stile, in questo caso “romantico”, e nell’interpretazione attenta e consapevole. Ancora una volta fa piacere costatare che Assisi è una città dove germogliano variate realtà di alta cultura.
Il pubblico gremitissimo, venuto anche da altre città, e pure in piedi nonostante la capienza dei posti dell’Oratorio (presenti l’assessore Pettirossi e la presidente del consiglio Casciarri) ha seguito e partecipato con silenziosa attenzione i 18 lieder di Brahms sciogliendosi in un fragoroso applauso ancor più sottolineato nel coinvolgente “Sul bel Danubio blu” di Strauss.
Presente ad Amare l’Amore il vescovo Domenico Sorrentino “al quale – è scritto in una nota – va il ringraziamento per essere stato indirettamente l’ispiratore del Concerto, poiché con assiduità invita tutti noi a manifestare Amore in azioni di concreta solidarietà verso l’altro. Presenti anche rappresentanti del mondo economico e commerciale dell’assisano, oggi in seria crisi a causa della malainformazione degli accadimenti tellurici, ai quale è stato rivolto da tutti un caloroso applauso di vicinanza. Peccato non aver intravisto chi invece è doverosamente interessato a verificare l’effettiva utilità di tali serate che pur essendo orario invernale piuttosto scomodo, riscuotono un buon successo di pubblico”.
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