Proseguono le iniziative promosse dal Comune di Assisi per celebrare il “Giorno del Ricordo”, con l’obiettivo di conservare la memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati, nel secondo dopoguerra.
Il 20 febbraio 2025, alle ore 16.00, nella Sala degli Emblemi del Palazzo Comunale, ci sarà la presentazione del libro “Perché il Giorno del Ricordo” di Giovanni Stelli e Marino Micich. Sarà presente l’autore Stelli, che dialogherà con Paolo Anelli, studioso dell’esodo Giuliano-Dalmata. Porteranno i saluti istituzionali Valter Stoppini, sindaco f.f. di Assisi, e Paolo Mirti, assessore a scuola, educazione e formazione. Interverrà anche Raffaella Panella, testimone dell’esodo e dei campi profughi.
“Con la legge n. 92/2004 che venti anni fa ha istituito il ‘Giorno del Ricordo’ – si legge nella quarta di copertina – la memoria degli esuli giuliano-dalmati è diventata ufficialmente parte della storia nazionale. La legge invita il 10 febbraio di ogni anno istituzioni statali, enti culturali, scuole e cittadini a ricordare e a studiare il dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, nonché le problematiche relative alle complesse vicende della frontiera orientale. Inoltre, il 10 febbraio 2024 il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha annunciato la prossima costituzione a Roma di un Museo Nazionale del Ricordo. Un’iniziativa di grande rilevanza e senza precedenti. L’auspicio degli autori è di contribuire all’abbandono definitivo della logica degli schemi ideologici contrapposti sull’argomento, per divulgare una conoscenza di fatti storici liberi da condizionamenti di parte e da interessate omissioni che per lunghi decenni li hanno relegati nell’oblio.
Lo scorso 10 febbraio, giornata nazionale dedicata al ricordo dei massacri delle Foibe, l’Amministrazione comunale è intervenuta anche alla cerimonia organizzata con il “Comitato 10 febbraio”, presso il Parco Norma Cossetto a Santa Maria degli Angeli, che ha visto la deposizione di un mazzo di fiori in ricordo delle vittime e la commemorazione dei tragici fatti.
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