Anche nella città serafica c’è il ‘revival’ del liceo classico, grazie al liceo Sesto Properzio che, nella sua parte ‘classica’, è la scuola migliore dell’Umbria e il terzo miglior istituto a livello nazionale (primo classico dopo due istituti scientifici), come certificato dalla classifica della Fondazione Agnelli/ nei mesi scorsi.
Nell’anno scolastico 2018-2019, il liceo Sesto Properzio di Assisi vedrà una crescita di circa 70 alunni, sfondando quota 800: merito anche dell’offerta extra scolastica della scuola, tra cui gli scambi culturali (anche in Australia), e della settimana flessibile: al termine degli scrutini, dopo aver comunicato la situazione di profitto di ogni studente, l’Istituto propone una settimana dedicata al recupero e all’approfondimento. “Grazie ai professori Arena, Celli e Giulianelli, di concerto con i rappresentanti d’istituto – spiega la dirigente scolastica Francesca Alunni – sono state realizzate diverse iniziative, non solo per permettere agli alunni di recuperare eventuali ‘mancanze’, ma anche per permettere loro di approfondire tematiche e di esplorare le proprie capacità e attitudini che, nel loro percorso di studi, magari non scoprirebbero”.
E così, se al classico da un paio d’anni va in scena la Notte nazionale del classico, nelle scorse settimane tutti i 760 alunni del liceo Sesto Properzio hanno approfondito tematiche varie. Spazio quindi al sociale (con incontri con Cidis Onlus, un’associazione senza fini di lucro, nata nel 1987, che opera a livello nazionale ed europeo per promuovere una cultura dell’accoglienza e costruire integrazione, ma anche con Libera, l’associazione contro le mafie), all’alternanza scuola lavoro (gli alunni del linguistico hanno ad esempio fatto degli stage al Bosco di San Francesco), alla salute (con incontri in collaborazione con l’Asl) e alla cultura ‘sui generis’, con un laboratorio di fumetto, finanziato dalla Regione nell’ambito delle iniziative per Umbrialibri per promuovere il concorso “Storie sottobanco”, in collaborazione con lo sceneggiatore Matteo Mammucari e il disegnatore Alessio Avallone.
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