La Petite messe solennelle, nella versione per soli, con le voci di Chiara Mogini soprano, Milena Josipovic mezzo soprano, Marco Rencinai tenore, Mauro Corna basso, coro, due pianoforti (Matteo Gobbini e Cristina Capano) e armonium (Danis Pagani), ha chiuso la rassegna di appuntamenti Note d’in…chiostro 2018, con la partecipazione della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco di Assisi diretta da Padre Magrino, maestro di Cappella.
La Petite messe solennelle di Gioachino Rossini fu composta nel 1863, cinque anni prima della sua morte, ed è considerata “ultimo peccato di vecchiaia”, come il compositore amava definire i suoi lavori di età senile, quasi un testamento spirituale. L’opera si compone di 14 pezzi ricchi di inventiva armonica e melodica e si inserisce fra le composizioni di spiccata originalità, in un’alternanza equilibrata tra musica sacra e musica profana.
Sul tema, riceviamo e pubblichiamo un intervento del maestro Umberto Rinaldi, secondo cui “in questi ultimi tre giorni di grandi Festività, Santa Chiara e San Rufino, il sacro e il profano si sono fusi insieme mirabilmente. Sabato scorso, 11 agosto alle 20 in piazza del Comune, nella confusione di tavoli affollati, macchine e moto rumorose, solito frastuono di chi passeggia avanti indietro, fino ad una macchina con due bellissini sposi che sfolla la gente assiepata davanti al Tempio della Minerva… Oltre le colonne c’era una grande orchestra di giovani musicisti, da tre giorni nella nostra Città e accolti gratuitamente da alcuni conventi francescani, altro miracolo, che eseguivano il frutto del loro corso di orchestrazione di soli tre giorni, ripeto miracolosamente, perfezionati dal Maestro Francesco Seri. Un successo entusiasmante e reso ancor più festoso nella confusione della piazza.
A seguire, a fine concerto, arriva la processione del nostro Patrono San Rufino, aperta dalla banda musicale di Rivotorto con un canto devozionale, le famiglie religiose, il nostro Vescovo Mons. Domenico Sorrentino e seguito dalle Autorità cittadine e da un corteo di fedeli, fino davanti al Tempio che ora diviene sagrato della Chiesa. Improvvisamente la folla si ricompone, i bar spengono le luci e ciascuno rientra nel proprio animo e nella preghiera. Miracolosamente! Domenica 12 agosto alle 21, nel Chiostro Sisto IV della Basilica di San Francesco, conclusione del calendario artistico “Note d’In… Chiostro” con la Petite Messe Solennelle (1863) che mette il giusto equilibrio a il tanto e spesso improvvisato avvenuto di questi giorni di festa. E non poteva esserci migliore e opportuna offerta: Gioacchino Rossini che aveva studiato coll’insigne maestro francescano Padre Mattei, e che negli ultimi anni della sua vita aveva sospeso la sua penna musicale, preparandosi al passaggio ad altra Vita solo con intime composizioni, offre a Dio una piccola Messa pur solenne scusandosi con una prefazione indirizzata al Signore: Buon Dio, ecco terminata questa povera piccola Messa. E’ musica sacra quella che io ho scritto, eppure esecrabile? Io ero nato per l’opera buffa, tu lo sai! Poco scienza, un po’ di cuore. Ecco tutto. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso”.
Il francescano maestro Padre Magrino è fedele all’invocazione dell’Autore e a quanto egli prescrive: un Coro da Camera, pianoforte a 4 mani, un harmonium, 4 solisti. Francescano organico dunque, ma pagine musicali davvero ardue nella loro esecuzione. L’esito di ascolto è stato quanto mai edificante di fronte ad un pubblico in religioso ascolto che ha dato sfogo all’inesauribile applauso solo a termine dopo lo stupendo Agnus dei, mezzosoprano e Coro dialoganti. Inevitabile il bis, ancora di Rossini la preghiera dal “Mosè”.
Foto © Mauro Berti
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