Presentato in occasione della dedicazione della Basilica di San Francesco il docufilm San Francesco e Frate Elia, realizzato da una piccola associazione (Laurus) la cui storia è stata raccontata da Avvenire in un articolo dello scorso gennaio.
Ad animare l’associazione sono Fabrizio Benincampi, Marco Mattia, Alessandro Chiavini e Fulvia Angeletti, che per mesi hanno ragionato insieme su “come raccontare degnamente e nel rispetto della ‘vera storia’ la figura del loro amato e illustre concittadino Francesco. Abbiamo cominciato con riunioni carbonare a casa di uno o dell’altro, a discutere fino all’alba sui testi e le fonti storiche, sulla figura autentica ed essenziale di Francesco da trasporre in una sceneggiatura che poi prendesse forma nei volti e le immagini dei nostri film”, spiega Benincampi, che cura i soggetti e la regia. “Ma quello che ci interessava principalmente – aggiunge Mattia – era riscoprire la figura di Francesco, mettendo al centro della narrazione l’esperienza umana e spirituale di coloro che gli erano stati a fianco fin dagli inizi”. Obiettivo dell’associazione Laurus, porre in primo piano i profili degli amici di Francesco e farlo attraverso la creatività filmica inserita in un progetto culturale che va sotto l’egida di La nascita del francescanesimo, ovvero “dalla nascita della prima fraternità francescana alla piena diffusione dell’ordine”.
Così, sfruttando il set naturale di Assisi, i quattro hanno messo insieme le varie maestranze e creato una piccola cinecittà artigianale: nel 2009 il docufilm San Francesco (Raffaele Ottolenghi) e frate Bernardo (Andrea Cagliesi), è seguito nel 2011 (i film vengono prodotti a cadenza biannale) San Francesco e frate Leone (interpretato da Michele Mietto), nel 2013 San Francesco e santa Chiara (Chiara Scilipoti), fino al quarto e ultimo capitolo in uscita questi giorni: San Francesco e frate Elia (Valerio Amoruso). Tutti i ricavati dei dvd, vengono usati per Serafico, l’Istituto per sordomuti e ciechi che dal 1871 si occupa di bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.
Per San Francesco e frate Elia, l’associazione Laurus ringrazia i direttori della fotografia (Roberto Meddi, Giovanni Ragone e Leonardo Mirabilia), il tecnico del suono (Ivan Caso), la dottoressa Carla Gambacorta per la consulenza, Fulvia Angeletti “per l’aiuto ela generosità), Massimiliano Dragoni per le ricerche musicali, la sarta Luisa Rossi, Luciano Sorbelli (parte tecnica e scenografia) e gli attori Ottoleghi, Cagliesi, Scilipoti, Mietto e Amoruso, oltre ai bambini e alle comparse che hanno partecipato, le famiglie dei quattro ‘fondatori’ di Laurus, il sindaco Stefania Proietti e il vescovo Domenico Sorrentino e don Vittorio Saba. “La Laurus – è scritto in una nota – vuole inoltre dedicare questa opera alla Città di Assisi e in particolare al volto indimenticabile di Franco Balducci, Carlo Angeletti e Sergio Negozianti. Ringraziamo inoltre padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento, e la famiglia francescana”.
Dopo San Francesco e frate Elia (cooprodotto dal network americano Ewtn), Laurus ha in mente la realizzazione del “Film”. “Ci piacerebbe realizzare – concludono da Laurus – un lungometraggio in cui raccontare la storia di Francesco giovane prima della conversione, scavare a fondo, abbattere le sviste d’autore e i tanti luoghi comuni che si sono addensati nel tempo sulla storia del francescanesimo e sui compagni spirituali di Francesco è stata e sarà ancora la nostra missione”.
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