L’Umbria con Seed 2023 e le città di Perugia e Assisi sarà al centro di una riflessione multidisciplinare che coinvolge natura e spiritualità. Il costruito come habitat per un domani in cui scienza, filosofia e arte dialogano tra loro. Dall’intelligenza delle piante al giardino agrivoltaico, dall’edilizia innovativa alla biologia cellulare. Dai fisici (Fabio Truc) ai virologi (llaria Capua), passando per i grandi nomi della progettazione: Renzo Piano Building Workshop, Benedetta Tagliabue, Kjetil Trædal Thorsen – Snøhetta, Michele De Lucchi, Open Architecture, Carlo Ratti, Paola Viganò, Mario Cucinella, Joseph Grima, Bjarke Ingels Group, Patricia Viel e Mvrdv.
Seed è il seme che fa germogliare le idee dove l’architettura è l’elemento fertilizzante. Seed 2023 è in programma dal 24 al 30 aprile 2023 tra Perugia e Assisi con una settimana dedicata alla cultura del progetto in un dialogo interdisciplinare. Grazie alle scienze umanistiche si accenderanno i riflettori sull’ecologia umana, intesa come prospettiva di ricostruzione di un rapporto equilibrato tra uomo, spiritualità e il resto della natura. Architetti, ingegneri, urbanisti, insieme ad artisti, scienziati, filosofi, psicologi, economisti, uniti per la rigenerazione umana, oltre che urbana. L’Umbria, cuore verde d’Italia, ospita sette giorni di riflessioni dedicate al futuro del design e dell’architettura, e soprattutto dell’ambiente. Le parole chiave sono: lungimiranza, generosità, innovazione e cura.
Seed 2023 è tra i progetti vincitori della seconda edizione del Festival Architettura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e si propone di ridare senso al termine sostenibilità, attraverso la forza e la centralità del progetto.
Cinque gli ambiti tematici dell’appuntamento di Perugia (24-28 aprile): architettura, urbanistica, design, territorio e vita del pianeta. Obiettivo: piantare un seme da cui far nascere una visione del mondo tesa a far convergere le diverse energie intellettuali e sociali intorno al comune obiettivo della cooperazione per affrontare le grandi sfide ambientali e più in generale della modernità. Per la due giorni ad Assisi (29-30 aprile) il focus è il senso del sacro in architettura. Al centro della discussione pubblica la narrazione della spiritualità e dei suoi luoghi agli albori del terzo millennio.
Nello specifico Assisi sarà il luogo del sacro per eccellenza. Una video intervista a Paolo Portoghesi – a trent’anni dalla sua mostra “Architettura e spazio sacro nella modernità” realizzata per la Biennale di Architettura di Venezia – darà il via alla rassegna internazionale SpazioSacro. Oltre 30 incontri in presenza curati dalla Fondazione Umbra per l’Architettura che avranno luogo nel nuovissimo centro congressi del Sacro Convento di Assisi. Si parlerà di opere di architettura sacra costruita nel corso degli ultimi 25 anni nel bacino del Mediterraneo, con la voce degli stessi progettisti. I temi saranno declinati secondo tre direttrici: le nuove architetture, il recupero di quelle esistenti ed il focus sul tema del riuso nel sacro.
In contemporanea sarà inaugurata una mostra di 28 opere, tra chiese moschee e sinagoghe, allestita a Palazzo del Monte Frumentario, con la curatela di Mario Pisani. A Perugia, come anticipazione di SpazioSacro, lo studio EMBT, con Benedetta Tagliabue, presenterà il progetto della chiesa di San Giacomo a Ferrara, da poco ultimata e frutto di un concorso internazionale bandito dalla CEI. Seed 2023 è organizzato dalla Fondazione Guglielmo Giordano e promosso dall’Istituto Nazionale di Architettura e dalla Fondazione Umbra per l’Architettura, con il sostegno della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della Fondazione Perugia, del Comune di Perugia e del Comune di Assisi.
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