Tra_Me Giallo Fest Assisi 2018 era una rassegna di ‘nicchia’, ma i nomi c’erano e gli eventi anche, eppure anche questa nuova manifestazione ha incassato un risultato inferiore alle aspettative, e se la minoranza attacca, anche l’amministrazione Proietti dovrebbe farsi due domande, non solo se le proposte che questa giunta ha fatto per Assisi siano “troppo” (troppo di nicchia, troppo avanti, troppo poco sintonizzate con quello che la città e i turisti cercano), ma anche e soprattutto quanto gli esponenti della stessa maggioranza sappiano coinvolgere i cittadini e quanto loro stessi siano coinvolti in quello che propongono.
A parte le foto inaugurali e quelle di rito (magari scattate nei cinque secondi in cui si è presenziato a un evento), a muoversi per Tra_Me Giallo Fest Assisi 2018 sono stati pochissimi esponenti della maggioranza, poco attivi anche nei loro profili social. Se condividere sui propri profili social costa poco, partecipare agli eventi richiede un investimento di tempo per cui l’amministrazione Proietti è rimandata a settembre: a parte qualche incursione del sindaco, di Guarducci e di un paio di consiglieri del centro storico (la presidente del consiglio Casciarri, Franco Matarangolo), nessuno dell’amministrazione Proietti – assessori o consiglieri, esclusa la titolare dello sport Veronica Cavallucci – ha sentito il bisogno o la voglia di presenziare agli eventi. L’appuntamento più affollato di Tra_Me Giallo Fest Assisi 2018 (quello di domenica mattina, con la visita ai luoghi misteriosi di Assisi, con persone anche da Foligno e Perugia) è stato fatto nella più totale assenza di presenze istituzionali, così come tanti altri appuntamenti. E anzi, il giorno dopo la chiusura della manifestazione, ad attaccare l’assessore Guarducci è il marito di un consigliere di maggioranza (e del principale partito della coalizione, il Pd): “I flop, più che della giunta, sono dell’assessore Guarducci, finché gli faranno gestire i fondi in totale autonomia questi saranno i risultati. Per quanto tempo ancora la minaccia di dimissioni gli permetterà di fa ciò che vuole?”. (Continua dopo il tweet)
Gallo Fest
I Conti (non) tornano anche con commenti poco Lunghi. pic.twitter.com/TqgfsVn2UK— Eugenio Guarducci (@Vadodifritto) 19 marzo 2018
Anche la comunicazione è da rivedere: vero è che la rassegna puntava ad acchiappare turisti diversi (ma per stessa ammissione di Guarducci, per un ritorno vero e proprio ci vorrà qualche anno: “Il Comune di Assisi – spiegava alla Nazione Umbria – ha investito, 40.000 euro, siamo consapevoli che ci vorranno tre/quattro anni per avere riscontri tangibili, ma riteniamo che questo tipo di proposta vada nel segno di quel turismo motivazionale che occorre sviluppare con sempre maggiore convinzione. Mi piace sottolineare come per la realizzazione di questa iniziativa siano state coinvolte alcune energie culturali assisane: da Paolo Mirti a Leonardo Di Lascia a Maria Luisa Pacelli”), ma nella prima edizione di qualsiasi iniziativa è importante coinvolgere anche e soprattutto la cittadinanza e i residenti dei dintorni interessati. E quindi ottima la pubblicità su Radio Subasio, ma nessun manifesto è stato affisso nelle principali frazioni, a Santa Maria degli Angeli neanche gli impiegati dell’ufficio turismo sapevano che al piano superiore ci fosse una manifestazione e i depliant con il programma sono stati distribuiti con il contagocce, senza minimamente arrivare, ad esempio, ai cinema e alle librerie di Bastia Umbra, Perugia e Foligno, dove forse c’erano persone interessate a questo tipo di manifestazione.
In tutto questo, anche visto che i soldi spesi sono quelli dei cittadini (e in futuro saranno quelli che potrebbero andare ai cittadini, grazie alla tassa di soggiorno), al netto delle battute su Twitter, la città si augura che per la seconda edizione di Universo Assisi (previsto a luglio, ma che già si dovrebbe cominciare a pubblicizzare), la lezione sia stata imparata: in ballo, ci sono 500.000 euro.
Gallo Fest pic.twitter.com/KF2Pt3YyNM
— Eugenio Guarducci (@Vadodifritto) 19 marzo 2018
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