La Città di Assisi, simbolo di pace e di dialogo nel mondo, l’11 maggio ha accolto una delegazione di docenti universitari provenienti da numerose nazioni: Armenia, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Hong Kong, Inghilterra, Iran, Italia, Kosovo, Katar, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Turchia, Ucraina. I professori, in Umbria per il convegno internazionale sulla “traduzione come atto politico” organizzato dall’Università degli Studi di Perugia, hanno voluto visitare la città e sono stati accolti dal Sindaco di Assisi Stefania Proietti e dall’Assessore alle Politiche Scolastiche, Marketing per la promozione del territorio, Cooperazione Internazionale e Pace, Simone Pettirossi.
“Il tema della ‘traduzione come atto politico’ – ha affermato l’assessore Pettirossi nel suo discorso – fa riflettere sulla possibilità di comunicare tra lingue, identità, popoli e culture diverse. Per farlo è necessario disporre di buoni “traduttori”, di persone cioè che creino ponti e che trasformino la diversità e l’estraneità in conoscenza e rispetto. Su questo Assisi ha l’esempio altissimo di San Francesco, capace di andare verso tutti, anche i lontanissimi, facendosi “traduttore” di linguaggi diversi, in un’epoca di contrapposizioni violente e di crociate. L’episodio più importante, in questa direzione, è l’incontro tra Francesco e il sultano d’Egitto al-Malik al-Kamil, avvenuto nel 1219, di cui proprio quest’anno ricorrono gli ottocento anni, che mostra questa capacità di oltrepassare le barriere e di creare ponti. La nostra Città deve essere sempre di più un luogo di incontro e di confronto. Sono onorato, perciò, di accogliere professori provenienti da così tanti paesi del mondo e che sono capaci di realizzare traduzioni “buone”, in grado di facilitare l’incontro, a volte così difficile anche quando si parla la stessa lingua.”
Per la giornata assisana l’assessore ringrazia l’Università degli Studi di Perugia, nelle persone del professor Federico Zanettin e delle Professoresse Francesca Piselli e Diana Bianchi; l’Ente Calendimaggio e i volontari della Taverna, dove i professori hanno pranzato; CoopCulture che ha condotto gli ospiti alla scoperta del Foro romano; il Sacro Convento; e Umbria Location”
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