La Città di Assisi con il sindaco Stefania Proietti è l’unica città italiana che è stata ammessa a partecipare al prestigioso Panel “RE-Thinking Urban Heritage For Resilience and Recovery” promosso dall’Unesco che si è tenuto mercoledì 17 giugno, insieme ad altre città titolate Patrimonio Unesco e riservato ad esse.
“È un onore aver rappresentato l’Italia e l’Umbria in questo prestigioso confronto – ha detto Proietti secondo Umbria24.it – desidero ringraziare la direttrice della sede Unesco di Venezia, signora Ana Luiza Massot Thompson-Flores, e i responsabili della sede Unesco di Venezia così come va un ringraziamento speciale al dottor Alessio Re, segretario generale della Fondazione Santagata di Torino e all’avvocato Francesco Paola, presidente della Riserva mondiale della biosfera Unesco del Monte Peglia, per averci rappresentato tale rilevante opportunità”.
“Il Comune di Assisi, insignito dei riconoscimenti dell’Unesco, intende sostenere i progetti di ampliamento della Riserva mondiale Unesco e intende, con il Parco del Subasio, fare sistema con la Riserva mondiale Unesco del Monte Peglia e con la sua governance indipendente straordinario valore aggiunto per l’Umbria intera. Vogliamo essere un modello di resilienza e realmente realizzare la cultura dell’Uomo ‘Custode della Terra’ come dice Papa Francesco e che è il nostro dovere maggiore. Una importante opportunità partecipare al Panel internazionale Unesco: abbiamo rappresentato il grave stato di crisi determinato dal Covid, ma, soprattutto, la grande voglia di ripartire. Abbiamo illustrato il documento ‘Assisi 2020: un patto per la rinascita’ e lo strumento partecipativo inaugurato con la città, come esperienza e best-practice da cui trarre energia. La valorizzazione della bellezza e del patrimonio mondiale dell’umanità”.
“Abbiamo subito rappresentato al sindaco del Comune di Assisi tale rilevante opportunità – dichiara Francesco Paola – riservata alle Città già insignite di riconoscimenti Unesco. Voglio aggiungere che il nostro più vivo desiderio è che giungano ai medesimi traguardi con la necessaria cooperazione istituzionale Città come Perugia ed Orvieto e la Riserva mondiale Unesco del Monte Peglia è un essenziale volano in tali direzioni. Occorre essere specialmente orgogliosi del proprio patrimonio culturale e delle sue potenzialità anche internazionali e noi lo siamo. Desidero evidenziare che ponemmo la cultura e le prospettive della ‘Laudato si’ tra le basi concettuali più rilevanti del Progetto di istituzione della Riserva mondiale poi istituita dall’Unesco, la prima nell’Umbria e sulla base di tale cultura e di tali prospettive umaniste sempre più essenziali”.
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