Confcommercio di Assisi chiede una no tax area che eviti alle imprese turistiche dell’assisano di pagare le tasse, comunali e regionali, che la crisi dovuta al terremoto mediatico rende improbe. È pensando alla scadenza della Tari (che la giunta Proietti ha rinviato da fine 2016 a febbraio 2017) che il presidente Vincenzo Di Santi torna a chiedere all’amministrazione comunale di attivarsi con quella regionale alla luce della notevole contrazione delle presenze turistiche che l’Umbria, e anche Assisi, scontano.
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“Siamo vicini alle popolazioni di tutte le regioni colpite dal terremoto cui in queste ore si è aggiunto l’Abruzzo – spiega Di Santi, presidente della Confcommercio di Assisi – ma gli operatori turistici e commerciali dell’Assisano vedono una crisi che ha raggiunto livelli mai visti, il rallentamento ed in alcuni casi l’arresto dei flussi turistici ha provocato diminuzioni generalizzate di fatturato all’incirca dell’ 80%”.
Tra le proposte dell’associazione di categoria lanciate stamattina sul Corriere dell’Umbria, una no tax area di un anno e la moratoria dei mutui, ma anche una nuova proroga delle scadenze: “Non è più una questione di cratere o meno – aggiunge Confcommercio – l’economia turistica è in ginocchio”.
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