Vuole costruire un polo del cioccolato piemontese, di proprietà tutta italiana, partendo dal marchio La Suissa (storica azienda piemontese) che ha appena comprato all’80%. E ora Angelo Colussi, l’imprenditore del gruppo Colussi, attivo anche ad Assisi e noto per i frollini e per il Gran turchese, ha dato la sua disponibilità ad approfondire le soluzioni per il cioccolato Pernigotti. “Il nostro – spiega al Corriere Economia, inserto del lunedì del Corriere della sera – potrebbe essere un progetto industriale e italiano per il brand del cioccolato. Vedremo se ci saranno le condizioni”.
Sessantotto anni, proprietario del gruppo Colussi di cui è presidente esecutivo, Angelo Colussi è esponente della quarta generazione di imprenditori che nel 1911 avevano aperto un forno per pane e biscotti a Venezia, per poi trasferire l’attività in Umbria. “Da piccolo sono cresciuto respirando l’odore di biscotti e cioccolato”, racconta l’imprenditore. Colussi punta a “facilitare le aggregazioni di realtà locali del cioccolato, con La Suissa giocheremo di sponda con i nostri brand per valorizzare il prodotto. Ci proponiamo come polo dolciario, (quello del cioccolato) è un mercato frammentato, animato da piccole realtà che avrebbero bisogno di mettersi insieme”.
Intanto il gruppo alimentare punta a crescere investendo sui marchi in portafoglio, spesso comprati nel tempo dalle multinazionali estere, com’è il caso di Agnesi. Nel 2018, il Gruppo Colussi ha registrato 305 milioni di ricavi consolidati, il 31% viene dall’estero. Come si legge nell’articolo in edicola lunedì sull’Economia, le risorse saranno puntate sulla Russia, dove Colussi è il secondo produttore di pasta dopo Makfa, un produttore locale. Qui Colussi investirà 55 milioni per raddoppiare a 200 mila tonnellate la produzione annuale venduta con i marchi Shebekinski e Maltagliati (che Colussi possiede solo in Russia) e Zara (in licenza nel paese).
In Messico invece la società sta realizzando una joint venture che va oltre la pasta e riguarda tutti i marchi del gruppo (Misura – con cui il gruppo Colussi ha anticipato il trend salutista nell’alimentazione e catturato i consumatori più giovani – ha per esempio già conquistato i supermercati Walmar con prodotti creati ad hoc), mentre nel Sud Est asiatico (Thailandia, Cina e India) il gruppo Colussi svilupperà anche piatti pronti e salutistici a marchio Misura. L’obiettivo è di arrivare a quota 350 milioni di ricavi e portare la redditività a 45 milioni dai 38 di fine 2018.
“Investendo e crescendo, sposando la tradizione con l’innovazione alla fine sono riuscito a consegnare l’azienda, che ha 108 anni di storia, alla quinta generazione”, dice l’imprenditore. Tre dei suoi quattro figli (il quarto, Federico, ha 12 anni) sono già in azienda. Giulia, 39 anni, avvocato, lavora nell’area legale, Camilla (38) si occupa di ricerche di mercato, Giacomo (33) cura le joint venture all’estero e in questa fase è impegnato sul fronte messicano.
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