Una tassa di scopo per gli eventi culturali, sportivi, organizzazione mostre ma anche per interventi su infrastrutture (ad esempio, manutenzione cammini, piste ciclabili, etc) che utilizzano i turisti ma anche i cittadini. Arriverà il 1 Gennaio 2018 l’imposta di soggiorno ad Assisi, dopo che la giunta Proietti al gran completo ha esaminato lunedì pomeriggio la bozza di regolamento.
Entro la prossima settimana – spiega l’assessore Eugenio Guarducci ad AssisiNews ma anche a Corriere dell’Umbria e Nazione Umbria in edicola oggi, 23 agosto 2017 – la bozza di regolamento sull’imposta di soggiorno ad Assisi sarà illustrata ai consiglieri di maggioranza e, entro il 10/15 settembre, ci sarà una fase partecipativa con i soggetti più rappresentativi degli operatori economici e culturali. “È un regolamento con ‘sani principi’ – afferma Guarducci – con il Comune che si impegna a illustrare e partecipare, ogni anno, il piano di investimento di quella che sarà una vera imposta ‘di scopo’, impiegata in solo in ambito turistico e culturale e non in altri settori come invece accade in alcune città”.
Di importi precisi ancora non si vuole anticipare nulla, ma – spiega l’assessore Eugenio Guarducci – Assisi si ispirerà alle altre città umbre che l’hanno già introdotta. Per fare degli esempi, nelle strutture alberghiere, Perugia fa pagare 50 centesimi a stella (quelle extralberghiere pagano invece da un minimo di 1 euro ad un massimo di 2.5 euro, tranne quelle religiose 50 centesimi), a Gubbio si paga un contributo che va da 70 centesimi ad 1 euro a notte, con esenzioni per minori o in caso di soggiorni prolungati.
Per chi pensa che l’imposta di soggiorno ad Assisi potrebbe ‘amplificare’ il mordi e fuggi, Guarducci replica che la giunta si sta muovendo nella convinzione che altre città umbre, incluse quelle limitrofe come Spello, Bevagna e persino Foligno troveranno “utile applicare un’imposta ‘di scopo’, i cui proventi saranno destinati a interventi di promozione turistica, sulle strutture ricettive e sui beni culturali ed ambientali; anche per questo – aggiunge l’assessore – non è escluso che il sindaco Stefania Proietti incontri presto i sindaci dei comuni umbri interessati a introdurla”.
E se alcuni ricordano infine che una sorta di imposta di soggiorno ad Assisi esiste già grazie ai checkpoint, Guarducci replica che una rimodulazione ci sarà, nel senso che le persone che dimostreranno di aver pagato il checkpoint avranno una “sensibile riduzione” della tassa.
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