“Occorrono misure che contribuiscano a dare ossigeno alle imprese, stremate da anni di crisi. Chiediamo pertanto che l’amministrazione comunale deliberi una modifica delle aliquote Imu ad Assisi, abbassando quelle previste per gli immobili in cui sono esercitate le attività commerciali”. Questo è l’appello del presidente di Confcommercio Assisi e Valfabbrica Vincenzo Di Santi, rivolto all’amministrazione comunale di Assisi.
Correlato: Api Umbria: “Giusto diminuire l’imposta per artigiani e commercianti”
“In una città dalla fortissima vocazione turistica – spiega il presidente – le attività commerciali hanno condiviso con quelle turistiche anche gli enormi danni indiretti provocati dal terremoto. Agli immobili destinati ad attività ricettive è applicata una aliquota dello 0,76%. Che sale allo 0,86% per gli immobili destinati ad attività commerciali. La pressione della fiscalità sulle imprese, anche a livello locale, è fortissima. All’amministrazione comunale chiediamo di intervenire abbassando il peso dell’Imu ad Assisi sul commercio, in primo luogo, per una questione di equità. Ma, soprattutto, per dare a queste imprese un segnale forte di vicinanza, di sostegno in un momento molto difficile, di riconoscimento di un ruolo di servizio e animazione del territorio, che è insostituibile. Soprattutto in una città come Assisi – conclude Di Santi – la sopravvivenza di imprese commerciali che accolgono i turisti e presidiano il territorio è fondamentale per garantire non solo qualità della vita e coesione sociale, ma le condizioni fondamentali per lo sviluppo”.
© Riproduzione riservata

