Modifiche al regolamento delle manifestazioni fieristiche locali, le perplessità di Antonio Lunghi: nell’ultimo consiglio comunale del 19 ottobre è stata approvata una variazione del regolamento per la disciplina delle manifestazioni fieristiche locali, approvato nel 2013 dopo un confronto con le associazioni di categoria, in primis la Confcommercio di Assisi.
Lughi ricorda come nel centro storico di Assisi ci siano circa 250 attività di commercio fisso oltre i pubblici esercizi e i ristoranti, attività che pagano affitti e sono gravate da una serie di imposte e tasse e che quindi subiscono molte volte una concorrenza sleale dagli espositori presenti alle manifestazioni. “Concorrenza di cui occorre tener conto per non creare delle situazioni di disagio soprattutto in questo periodo ove la crisi economica si fa sentire più forte”, sostiene il consigliere, pur riconoscendo che “fiere e manifestazioni, come per esempio Unto al via nel weekend, possono diventare veicolo di promozione e favorire le attività oggi esistenti, soprattutto in periodi ove notoriamente il flusso turistico diminuisce”.
“Per questo – aggiunge Lunghi – nel mio intervento in consiglio comunale, pur condividendo le ragioni delle modifiche al regolamento delle manifestazioni fieristiche locali verso una soluzione più snella e flessibile, ho ribadito che questi provvedimenti devono essere accompagnati da un progetto complessivo di gestione delle manifestazioni che veda protagonisti le attività commerciali ed i produttori del nostro territorio. In questa vicenda però – conclude il consigliere – non riesco a capire qual è il pensiero della ConfCommercio di Assisi, che secondo il vice sindaco Stoppini ha espresso parere favorevole alle modifiche al regolamento. Ricordo quando ho elaborato il provvedimento nel 2013 l’atteggiamento era diverso. Ritengo che il giudizio dell’associazione debba essere più chiara su questo tema”.
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