#noidimenticati è l’hashtag scelto dai commercianti di Assisi per segnalare come a oggi non sia previsto nessun ristoro per le imprese legate al turismo. Parte da Assisi la protesta di tutte quelle realtà imprenditoriali che vivono di turismo, oggi totalmente azzerato. Colpiti duramente dalla crisi conseguente all’emergenza sanitaria, non sono tra i beneficiari di alcuna forma di ristoro. E non si rassegnano a morire nell’indifferenza generale. #noidimenticati è l’hashtag che accompagnerà la manifestazione degli imprenditori di Assisi, che vogliono rappresentare anche il malessere dei colleghi degli altri territori ad alta vocazione turistica dell’Umbria.
L’appuntamento è per venerdì prossimo 13 novembre, alle ore 17:00, nella Piazza inferiore della Basilica di San Francesco. Il numero dei partecipanti sarà limitato, perché la manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza. Chi vuole partecipare, deve mettersi in contatto con la segreteria di Confcommercio Assisi: tel. 346.1301115 – assisi@confcommercio.umbria.it. Come noto, già nei giorni scorsi i commercianti si erano mobilitati contro le chiusure domenicali nel centro storico di Assisi e in tutta l’Umbria, come da ordinanza regionale. E alcuni avevano deciso di lasciare le porte aperte appendendo cartelli in segno di protesta, seppur non facendo accedere i clienti.
Mentre continua la pressione di Confcommercio, sia in forma diretta sul governo che attraverso i parlamenti umbri ai quali è stato avanzato un ulteriore accorato appello perché gli aiuti arrivino a tutte le imprese colpite dall’emergenza, in forma rapida e coerente con il danno subito, gli imprenditori di Assisi hanno deciso di scendere in piazza per rappresentare la loro enorme preoccupazione per il futuro.
“Siamo dimenticati tra i dimenticati”, dicono. “La filiera legata al turismo è allo stremo. La nostra categoria, da Assisi città simbolo di pace e solidarietà, chiede per noi e per tutti i colleghi d’Italia un’attenzione particolare. Occorre un intervento speciale, immediato e strutturale. Se non vogliamo che le nostre belle città diventino buie scatole vuote”.
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