Quando l’high tech sposa la sostenibilità nascono soluzioni geniali che ancora una volta vedono Manini Prefabbricati all’avanguardia nell’utilizzo di nuovi materiali nella prefabbricazione quali le barre certificate Glasspree® realizzate da Sireg Geotech in Gfrp (Glass Fiber Reinforced Polymer, ovvero un tondino di polimero rinforzato con fibra di vetro). Il Gfrp è una particolare fibra di vetro che può sostituire l’acciaio all’interno delle armature lente dei manufatti prefabbricati e Manini sta realizzando la prima applicazione europea di questa nuovissima tecnologia, con la costruzione di un ponte in Sardegna, nel comune di Gonnesa.
I vantaggi nell’adozione di questo nuovo materiale/tecnologia per l’ambiente, la sicurezza e l’economicità di gestione sono molteplici: il Gfrp non è soggetto ad alterazioni ed ossidazioni, non viene corroso da umidità e salsedine, con un risparmio di tempi e costi di manutenzione dell’opera ed un effettivo allungamento della vita utile del manufatto, in tutta sicurezza. Il materiale può essere utilizzato anche in abbinamento a calcestruzzi realizzati utilizzando acqua salata marina e quindi senza sottrarre alla comunità acqua potenzialmente destinata al consumo umano. Infine, il Gfrp ha un peso specifico inferiore all’acciaio B450C normalmente utilizzato per le armature interne e quindi, a parità di quantità di materiale, questa speciale fibra di vetro incide in maniera inferiore in termini di emissione di CO2 sui trasporti.
La realizzazione di questo ponte futuristico da parte di Manini Prefabbricati rappresenta però anche un “ponte” di intelligenze e di ricerca tra l’azienda umbra e la brianzola Sireg Geotech e le sponde dell’Atlantico, il mondo universitario sardo e un’amministrazione pubblica lungimirante e attenta all’ambiente. Il partner scientifico americano dell’azienda, per la realizzazione del ponte di Gonnesa è il Professor Antonio Nanni a capo del Department of Civil, Architectural & Environmnental Engineering dell’Università di Miami, territori in cui questa tecnologia ha trovato i suoi primi ambiti di applicazione. “L’eccellenza italiana – spiega il professor Nanni – non è solo nella moda o nel food, ma anche in mondi meno accattivanti come le costruzioni. Il ponte in Sardegna rappresenterà una struttura iconica in Europa e nel mondo perché testimonia lo sforzo di fare una struttura ibrida che ha un impatto positivo sia economicamente, nella durabilità e nella sostenibilità della struttura stessa”.
Il ponte sarà prossimamente inaugurato in Sardegna e il 12 maggio Manini apre il suo stabilimento di Bastia Umbra per consentire l’esperienza diretta delle prove di collaudo su questo rivoluzionario tipo di trave, sollecitato su un “banco prova” di oltre 25 metri allestito alla Manini. La giornata si apre alle 9 con il welcome Coffee e Registrazione dei partecipanti, a seguire i saluti di apertura con gli interventi tra gli altri della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e la presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti e gli interventi tecnici e Q&A con il professor Fausto Mistretta (Secured Solutions), il professor Antonio Nanni (Università di Miami/ACI), il professor/ingegner Mauro Sassu (Università di Cagliari), il professor ingegner Guido Camata Manini (ASDEA), l’ingegner Manuel Boccolini (Manini Prefabbricati) e l’ingegner Gabriele Balconi (Sireg Geotech); a seguire trasferimento in stabilimento, esperienza diretta e il lunch di fine lavori.
Foto in evidenza dei lavori sul ponte tratta da manini.it
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