La vertenza Colussi sbarca domani, 10 ottobre 2017, in Confindustria a Perugia, con una riunione tra azienda, Rsu e sindacati: sono ore decisive per capire il destino dei lavoratori dello stabilimento di Petrignano dopo l’esubero di personale (in totale oltre 90 persone) annunciato nel mese di luglio dall’azienda in occasione della presentazione del piano industriale. Oltre all’incontro “istituzionale” in Confindustria, Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Ugl, insieme alle Rsu di Fai, Flai, Uila e Ugl agroalimentare, hanno organizzato un presidio di lavoratori. “Chiediamo – è scritto in una nota – che le istituzioni incomincino ad interessarsi attivamente al problema come promesso mesi indietro: nonostante svariate richieste d’incontro in Regione, ad oggi non è stato fatto nulla, ma la vertenza Colussi non è un problema di serie B”.
Sul tema, prende posizione anche il Pd di Assisi, che ricorda l’animato dibattito in cui sono intervenute anche “forze politiche che non abbiamo mai visto intervenire sulle vere crisi aziendali che in passato hanno riguardato il nostro sistema economico e neanche quando veniva firmato il contratto di solidarietà di cui oggi i potenziali esuberi rappresentano l’eventuale conseguenza alla mancata soluzione dei problemi emersi durante gli anni in cui la crisi economica internazionale è stata più acuta. Anni in cui, è giusto ricordarlo, la Colussi S.p.a. ha fatto investimenti riportando il proprio centro direzionale a Petrignano di Assisi e garantendo la permanenza in questi stabilimenti di parte importante della propria produzione”.
“Crediamo – scrive ancora il Pd a proposito della vertenza Colussi – che proprio su questo ci si debba concentrare nei prossimi giorni auspicando che l’azienda renda noto con chiarezza il proprio piano industriale”. Il Pd di Assisi, “sebbene le amministrazioni comunali, come noto, non hanno competenza e strumenti diretti di intervento e/o sostegno nella gestione di vertenze complesse e di questa importanza”, come partito di maggioranza conferma “la disponibilità ad agevolare qualsiasi operazione in grado salvaguardare gli attuali livelli occupazionali ed a facilitare i piani di sviluppo dell’impresa facendo tutto ciò che è nella disponibilità del Comune di Assisi. Lavoreremo, inoltre, affinché le istituzioni regionali e nazionali di concerto con l’azienda e le rappresentanze sindacali si facciano carico sicuramente di tutti coloro che nell’immediato rischiano di perdere il proprio posto di lavoro, ma anche del futuro di un’industria che rappresenta un pezzo di storia di Assisi e soprattutto pensiamo possa rappresentare un presidio importante per l’occupazione e lo sviluppo del nostro territorio”.
Sulla vertenza Colussi interviene, a nome dell’amministrazione comunale, il sindaco Stefania Proietti, che “è vicina e solidale ai lavoratori che rischiano di essere considerati in esubero, ritenendo il lavoro la vera condizione di emancipazione dell’uomo. Per questo, la giunta intende continuare a tenere alta l’attenzione ribadendo oggi come a marzo scorso l’obbiettivo comune di andare verso uno sviluppo industriale che possa rafforzare sempre di più il ruolo dell’azienda nel territorio di Assisi.
Proietti punta l’attenzione su progetti di innovazione a forte base territoriale in merito ai quali Colussi aveva già chiesto finanziamenti. “Il piano -spiega- prevedeva accordi con la filiera agricola locale volti alla realizzazione di prodotti alimentari di largo consumo basati su materie prime a km 0 e quindi con ridotto impatto ambientale. Caratteristica oggi più che mai riconosciuta dal mercato, anche internazionale, come premiante. Una misura che -se approvata- sarebbe un importante incentivo per le filiere agricole locali, con un abbattimento notevole dell’ impatto ambientale circa l’approvvigionamento delle materie prime come già sperimentato con successo da Colussi dopo l’abbandono dell’uso dell’olio di palma. Una misura di rilancio -conclude il Sindaco- che andrebbe sicuramente nella direzione di tutela dei livelli occupazionali e soprattutto legherebbe ancor di più l’azienda al suo territorio”.
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