Come da previsioni della vigilia, Vincenzo Briziarelli è stato confermato presidente Confindustria Umbria, all’unanimità per il biennio 2023-2025, così come è bis per il vicepresidente, Giammarco Urbani. L’elezione è avvenuta ieri, lunedì 13 novembre 2023 al Lyrick di Assisi, nel corso della parte privata dell’assemblea generale di Confindustria Umbria, riservata alle imprese associate, durante la quale è stato approvato il programma di attività del mandato.
Nella successiva parte pubblica, aperta proprio dalla relazione del rieletto presidente Briziarelli, sono previsti gli interventi , in videocollegamento, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, e del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che chiuderà i lavori. “L’industria umbra è solida – le parole di Briziarelli – è uscita da una serie di tempeste che non si erano mai viste in così poco tempo. In tre anni ci sono stati la pandemia; l’interruzione delle catene di fornitura; la crisi energetica; l’invasione russa dell’Ucraina; ed ora la guerra israelo palestinese. Nonostante ciò, le nostre imprese innovano, crescono, si affermano nei mercati. Le filiere produttive sono flessibili, veloci e di primissimo livello internazionale: da quelle della moda all’aerospazio, all’agroalimentare, all’edilizia ed alla meccanica”.
“Negli ultimi anni – ancora le parole del rieletto presidente di Confindustria Umbri – l’industria della regione ha avuto una metamorfosi concreta, frutto di ricambi generazionali, di competenze manageriali, di aperture relazionali. Non è più quella di 10 anni fa, è molto più internazionale. I dati sulle vendite all’estero lo dimostrano. Un tempo, più di un terzo dell’export dipendeva da una sola azienda. Ora c’è una distribuzione più omogenea, con il protagonismo di vari comparti che stabilmente innalzano la presenza dei prodotti umbri nei mercati internazionali. Il contatto quotidiano con le quasi mille associate fotografa un grande dinamismo imprenditoriale. Il buon tono dell’industria locale non significa che non vi siano spazi di miglioramento o che non serva una discontinuità. E’ vero l’opposto. Sarà indispensabile ripensare in profondità strategie, organizzazione e processi in funzione dei mutamenti che stravolgono il mondo in cui opera l’impresa”.
Nel suo discorso il presidente Vincenzo Briziarelli ha parlato anche di intelligenza artificiale: “Le grandi trasformazioni che interessano le aziende sono due: la disponibilità, per la prima volta nella storia, di un’intelligenza non umana; la sostenibilità come obiettivo essenziale delle imprese. L’Intelligenza artificiale e la sostenibilità cambiano il paradigma di fare impresa e generano una frattura con il passato. L’intelligenza artificiale è una tecnologia rivoluzionaria e pervasiva che impatta sulle imprese, sul lavoro e sulla vita delle persone. A livello aziendale, favorirà l’efficienza dei processi produttivi, migliorerà la produttività e la qualità. Consentirà nuovi modelli di affari e nuove modalità organizzative”. Ma ci sono anche rischi: “il primo riguarda i giovani; il secondo, alcuni settori produttivi. Sarebbe drammatico se i ragazzi si affidassero solo all’intelligenza artificiale, trascurando la propria. Si appiattirebbero su un terreno che annulla le diversità e l’autonomia. Finirebbero per vivere non in base alle loro scelte, ma a quelle uniformi proposte dal software. (…) Il secondo rischio riguarda i settori industriali dove la creatività e l’originalità sono il tratto distintivo del prodotto. La creatività fondata su algoritmi preimpostati potrebbe mettere in secondo piano la sensibilità e l’inventiva umana che sono invece le fonti più autentiche e distintive del made in Italy. Diverso è il caso per i comparti più tecnologici che con l’intelligenza artificiale possono esaltare le loro prestazioni”.
Non è mancata l’Europa: “Fin dalle prossime settimane – ha anticipato Vincenzo Briziarelli – cercheremo un confronto con chi ci rappresenta a Strasburgo, a cominciare dai parlamentari eletti nella nostra circoscrizione, per far conoscere meglio le esigenze delle imprese e per ridurre la distanza tra politica e cittadini che non è positiva né per la politica né per i cittadini. L’Europa deve dare obiettivi ambiziosi e realisticamente perseguibili, lasciando però libere le imprese di scegliere come raggiungerli”. Per quanto riguarda l’Umbria del futuro, “Essere la regione più attrattiva per le imprese che vogliono investire in sostenibilità – ha detto – è l’obiettivo per i prossimi 10 anni. È la visione per l’Umbria che esce dall’analisi condotta dallo Studio Ambrosetti che oggi diffondiamo e commentiamo con il suo Presidente, Marco Graziosi, che saluto. Lo scorso anno in questa sede abbiamo presentato l’iniziativa che si è sviluppata nel 2023 e che ha fruito del contributo di colleghi e personalità che hanno indicato la strada che porterà l’Umbria all’appuntamento con il suo futuro. ‘Umbria 2032’ risponde a due domande: come vogliamo che sia l’Umbria tra 10 anni; cosa dobbiamo fare per realizzare ciò che vogliamo. Vogliamo che sia una regione caratterizzata dalla sostenibilità nella sua accezione più ampia. Per raggiungere il traguardo sono stati individuati 17 progetti che si sviluppano in tre assi d’intervento: infrastrutture, sviluppo industriale e capitale umano. Tra le azioni prioritarie vi sono la realizzazione della stazione Medio Etruria; l’ampliamento della copertura da Banda Ultra Larga; l’affermazione dell’area di Terni come laboratorio per la manifattura green”.
Non è mancata anche una tavola rotonda intitolata “L’uomo al centro” sui temi dell’innovazione, intelligenza artificiale e sostenibilità; vi hanno preso parte Andrea Guerra, Ceo di Prada Group e Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia. Al termine dell’elezione di Vincenzo Briziarelli, Confindustria Umbria ha inoltre consegnato il “Premio fedeltà associativa” alle aziende iscritte da 50 e 75 anni. Sono state premiate: Asciutti, Betti, Cartotecnica Tifernate, Di Biagi Costantino, Ellesse International, Eskigel – Froneri Italia, Grafiche Trotta Perugia, Knoll International, Lucaccioni F.lli, Meccanotecnica Umbra, Renzacci Industria Lavatrici, Teletecnica, Urbani Tartufi, Calzoni, Godioli & Bellanti.
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