L’istituto Casoria ad Assisi ha percorso 150 anni di storie d’amore, è un piccolo santuario vivente sotto lo sguardo di San Francesco, dove la vita, la sofferenza, la fragilità umana trovano accoglienza, professionalità e cure specifiche, elementi indispensabili per uno sviluppo integrale della persona. Sono tanti gli eventi in programma per celebrare questa prestigiosa istituzione assisana e tutte le opere di San Ludovico da Casoria.
Si parte il 17 giugno con una messa alle 11 presieduta da Monsignor Domenico Sorrentino, nella Basilica di San Francesco. Dal 17 giugno al 17 settembre, ogni settimana, a turno, momenti di preghiera animati dalle comunità della Congregazione. Alle 16.30 del 14, 15 e 16 settembre 2021, un triduo di preghiera in programma rispettivamente nella chiesa di San Niccolò, nella chiesa del Serafico e al Casoria di Assisi, tre celebrazioni eucaristiche presiedute da padre Matteo Siro, provinciale dell’ordine dei frati minori cappuccini dell’Umbria, fra Marco Moroni, Custode del Sacro Convento, e padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei Frati minori della Provincia di san Francesco d’Assisi di Umbria e Sardegna.
Inoltre, il 4 settembre 2021, al Monastero di Santa Chiara a Napoli, un convegno per ripercorrere la storia e vivere l’attualità dell’Opera di San Ludovico ad Assisi. Aprirà i lavori padre Carlo Maria D’Amodio, Ministro Provinciale dei Frati Minori di Napoli e Caserta. Sempre nel mese di settembre sarà mostrato online il musical “O amore, o morire d’amore” della compagnia teatrale di Casoria Frammenti d’arte, con la partecipazione interattiva di alcuni ragazzi dell’Istituto Casoria. Il 10 settembre alle 16 al Serafico di Assisi il professor Giuseppe Palmisciano presenterà il suo libro La «Carità» di Ludovico da Casoria. Chiesa, cultura e movimento cattolico a Napoli, con alcune testimonianze di alcuni ex alunni dell’Istituto. Gran finale delle celebrazioni con una messa di ringraziamento in programma nel 150′ anniversario di Avvio delle opere, il 17 settembre 2021 alle 11 a San Francesco, presieduta dall’arcivescovo metropolita di Napoli, monsignor Domenico Battaglia.
Di seguito un intervento delle delle suore Francescane Elisabettine Bigie, fondate da San Ludovico da Casoria
La storia di 150 anni di vita dell’Opera celebra l’anniversario della sua fondazione 1871-2021. Quanti salgono ad Assisi pellegrini dello spirito, per sostare sul “colle del paradiso” e prostrarsi davanti alla tomba del serafico poverello di Dio, incontrano l’Istituto San Ludovico da Casoria per “ciechi pluriminorati”, collocato dinanzi al grande santuario francescano. San Ludovico aveva da sempre chiaro che “l’uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede”. L’istituto Casoria delle suore Francescane Elisabettine Bigie, fondate da San Ludovico da Casoria, apostolo della carità sfrenata e universale, il San Francesco del XIX secolo, sacerdote dei frati minori Francescani della provincia di Napoli 1814-1885. L’Opera è nata dal suo cuore.
Nel 1870 l’assisano conte Francesco Bindangoli, colpito dalla fama e dalle opere caritative indirizzava un appello a Padre Ludovico da Casoria a Napoli, affinché s’interessasse anche dei bambini e fanciulli poveri di Assisi. Il 14 maggio 1870, da Firenze, padre Ludovico scriveva così:” Di più stetti ancora in Assisi, passione mia antica. Entrai un momento in una piccola cappella abbandonata che i Padri di San Benedetto in Assisi, me la vogliono donare. Quivi è un crocifisso antichissimo. Io mi gettai con grandissimo amore ai suoi piedi: se doveva o no istallare un’opera in Assisi. M’intesi: si, si, si. M’è così dolce d’aiutare particolarmente i poverelli d’Assisi! Ciò m’infoca fantasia, anima e cuore. Se la Provvidenza è con noi, a più forte ragione sarà con noi in Assisi; la quale, ora specialmente, è poverissima, e ha bisogno d’un convitto serafico per raccogliere tante creature infelici e abbandonate. Oh, quanto piacere farà a San Francesco che i suoi figli poveri accolgano i poveri della sua patria, e li educhino all’amore suo e alla patria dei suoi amori! Quest’opera per me è un cantico d’amore, di melodia, di armonia celestiale”.
Il 17 settembre 1871, San Ludovico annunziò l’opera e dette inizio al “convitto serafico per sordomuti e ciechi tardivi in Assisi”, con tre sordomuti e due ciechi della terra umbra, affidandoli ai suoi frati bigi e alle suore elisabettine bigie. Essi furono gli anelli di una catena che non si è spezzata con il succedersi di vicende, anzi il tempo l’ha irrobustita invece di consumarla. Il Signore benedica e custodisca le suore Elisabettine Bigie e il personale a servizio di questa benemerita Opera, cosicché lo slancio, l’amore, la vitalità e l’accoglienza nel prendersi cura di questi speciali fratelli e sorelle e delle loro famiglie ogni giorno si rinnovino più ardentemente. L’evento storico sia un inno di grazie al Signore per tutto il bene compiuto!
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