L’8 dicembre i Bersaglieri della sezione di Assisi hanno voluto ricordare con una toccante cerimonia il concittadino Bersagliere Leone Maccheroni, deceduto nella battaglia di Monte Lungo l’8 dicembre 1943. Classe 1922, diploma di Maestro, studente universitario a Napoli, nel febbraio del 1943 Leone Maccheroni fu chiamato alle armi ed assegnato al LI Battaglione frequentando il corso Allievi Ufficiali di Complemento.
Nella lettera del 2 maggio 1976 Ausilia Coletta, in AA.VV. “Leone Maccheroni, ad Memoriam”, Arti Grafiche Assisi, lo descrive “Bello nel corpo agile e robusto, nell’ anima ricca di ideali santi (…) Io ti ammiravo molto per la tua bontà, per la tua onestà, per la tua delicatezza”. Franco Buzzao, in Cronache Assisane del 2/12/1944, lo ricorda “lieto quasi sempre, temperamento gioviale per una tranquilla e serena coscienza, nondimeno aveva velati sovente gli occhi di una lieve mestizia, come se l’ ombra dell’ avvenire e della morte immatura si protendesse, ignota a lui stesso sull’anima sua”.
Dopo l’8 settembre, Leone Maccheroni aderì al Corpo Italiano di Liberazione per la rinascita nazionale. Nella lettera del 9 settembre 1943 scriveva alla mamma “Mamma carissima (…) la nostra posizione da qualche giorno, almeno per noi, è diventata molto tesa, giacchè siamo in piede di guerra. Se ci sarà da combattere, ricordati che io, come tutti i miei compagni, difenderemo fino all’ultimo sangue la nostra terra, per la quale daremo con gioia la vita. Fatti animo e prega il Signore che ci preservi da più grandi calamità e salvi la nostra terra dagli orrori della guerra”. La lettera pervenne ai familiari con sette mesi di ritardo. L’8 dicembre del 1923, si trovò impegnato in battaglia contro i tedeschi a Monte Lungo, punto strategico che impediva all’ esercito alleato il transito verso Roma. Durante l’attacco alle postazioni tedesche, benché ferito da una scheggia di granata rimaneva al suo posto ove, colpito da una raffica di mitragliatrice, immolò la sua giovane vita.
Leone Maccheroni, per il suo stoico comportamento, è stato promosso Sottotenente di complemento ed insignito della Medaglia d’ Argento al Valore Militare con la seguente motivazione “Caporalmaggiore allievo ufficiale di complemento, noncurante del micidiale fuoco nemico, si lanciava tra i primi all’attacco di munite posizioni. Ferito da una scheggia di granata, sopportando stoicamente il dolore, rimaneva al suo posto, sicuro che il suo esempio sarebbe stato di sprone a tutti i bersaglieri impegnati nell’azione. Poco dopo, mentre incitava i compagni, colpito da una raffica di mitragliatrice, cadeva da prode sul campo. Mignano, Casa La selva, 8 dicembre 1943”.
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha decretato di dedicare un’ aula dell’ Istituto Magistrale Governativo “R. Bonghi” di Assisi a Leone Maccheroni che “nelle aule della scuola nutrì la mente ed il cuore a quei sublimi ideali, la cui sacrosanta verità riconfermò col Suo sacrificio supremo” . Il Comune di Assisi gli ha dedicato una via.
Il compagno di scuola Loreto Paci Lo ha ricordato con le seguenti parole: “Tu per l’ Italia nostra, ritrovavi te stesso senza ombra di dubbio e ti spingevi al fatale cimento, immolandoti sul rogo purificatore delle Patrie vergogne e rendendo così concreti gli ideali di eroismo e di gloria in una realtà che spesso gli uomini obliano”.
Alla cerimonia in memoria di Leone Maccheroni hanno partecipato familiari, il Sindaco di Assisi Stefania Proietti, l’assessore Claudia Travicelli, rappresentanti di associazioni civili e d’ arma, cittadini e bersaglieri. Il Sindaco di Assisi ha fortemente espresso il concetto che non vanno assolutamente dimenticati i tanti giovani che hanno offerto la propria vita per una società migliore. Conseguentemente va promossa una maggiore partecipazione alle manifestazioni che ricordano i sacrifici e gli ideali che li hanno indotti al supremo sacrificio. È emerso, inoltre, l’impegno a valutare la possibilità di apporre un cippo o opera similare a ricordo di Leone Maccheroni. La cerimonia ha visto la deposizione di un omaggio floreale alla base dell’ insegna che porta il nome di Leone Maccheroni e si è conclusa con la Preghiera del Bersagliere.
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