Arrivata ad Assisi la Marcia della pace 2021 e la fraternità 2021 Perugia-Assisi che compie 60 anni. La manifestazione, dedicata anche a Gino Strada, è partita dallo stesso luogo della prima, organizzata da Aldo Capitini nel 1961: i Giardini del Frontone del capoluogo umbro, a pochi metri dal tradizionale punto di partenza in via San Girolamo. (Continua dopo il video)
Studenti e giovani in marcia da Perugia ad Assisi #perugiassisi #Icare #dirittiumani pic.twitter.com/KFgjl758fs
— PerugiAssisi (@perugiassisi) October 10, 2021
Ad aprire il grande serpentone di partecipanti, praticamente tutti con le mascherine, obbligatorie per l’occasione anche all’aperto, una grande bandiera della pace. Diecimila gli iscritti a partecipare alla partenza, senza contare le adesioni libere. “I Care” è lo slogan scelto per questa edizione che celebra i 60 anni, accompagnato dalla scritta: “Cura è il nuovo nome della pace”. Canti, suoni e slogan lungo le vie che hanno toccato prima Perugia, poi passando per Ponte San Giovanni, Collestrada, Ospedalicchio, Bastia Umbra, Santa Maria degli Angeli fino ad arrivare ad Assisi. Tante le personalità e le istituzioni presenti per una edizione che ha visto ancora una volta una partecipazione di massa in nome della pace.
“La marcia della Pace 2021 – il messaggio di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica – è ancora una volta un segno di speranza. I valori che la ispirano e la partecipazione che continua a suscitare sono risorse preziose in questo nostro tempo di cambiamenti, ma anche di responsabilità. (…) La marcia di quest’anno fa proprio il motto “I care”, che don Lorenzo Milani volle affiggere all’ingresso della scuola di Barbiana. Avere a cuore il proprio destino come quello dell’altro che ci sta accanto, come quello della persona lontana che però sappiamo essere a noi legata da una rete invisibile ma robusta, è la scintilla della cultura di pace che può sconfiggere l’egoismo, l’indifferenza, la violenza, la rassegnazione all’ingiustizia.
Anche Papa Francesco ha inviato un messaggio ai partecipanti della marcia della Pace 2021, letto dal vescovo, Domenico Sorrentino: “Purtroppo ancora oggi, dopo le due immani guerre mondiali e le tante guerre regionali che hanno distrutto popoli e Paesi, ancora – ed è scandaloso – gli Stati spendono enormi somme di denaro per gli armamenti, mentre nelle Conferenze internazionali si proclama la pace, distogliendo di fatto lo sguardo dai milioni di fratelli e sorelle che mancano del necessario per vivere o trascinano un’ esistenza indegna dell’ uomo”. “Rivolgo di cuore il mio saluto ai partecipanti alla marcia Perugia-Assisi 2021, rallegrandomi perché il tema scelto quest’ anno è ‘La cura come nuovo nome della pace'”, aggiunge Bergoglio, secondo cui “nel fatto che intorno al valore del prendersi cura, riferito agli altri e all’ambiente, si riscontri oggi un’ ampia condivisione, possiamo riconoscere un positivo segno dei tempi, che la crisi pandemica ha contribuito a far emergere”. “Con il gesto semplice ed essenziale del vostro camminare – prosegue -, voi avete affermato che la cultura della cura è una strada, anzi, è la strada maestra che conduce alla pace”. (…) “Con questa viva speranza – conclude – invoco l’ intercessione di San Francesco d’ Assisi e invio a tutti la mia benedizione”
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