Festa grande domenica 10 novembre ad Armenzano, per la celebrazione di San Leonardo 2019. Gli amici di San Leonardo e la locale Pro loco danno appuntamento alle 11 nella chiesetta dedicata al santo in località Le Montarelle di Armenzano.
Alla commemorazione di San Leonardo 2019 parteciperanno le confraternite del territorio e le autorità civili e religiose, oltre ai fedeli, provenienti da Armenzano, Nocera Umbra, Comune di Assisi e Valtopina. Alle 11 la Santa Messa con omelia sulla figura di San Leonardo: al termine della celebrazione religiosa il parroco benedirà come da tradizione la lampada a olio posta ai piedi dell’altare. Dopo la benedizione la distribuzione dei maritozzi, vino e l’olio contenuto in piccole anfore, come nelle vecchie tradizioni locali.
Il culto di San Leonardo nella località Le Montarelle è antichissimo, tanto che già negli statuti di Assisi del 1354 compare la denominazione “San Leonardo” probabilmente riferita a una cappella lì presente. San Leonardo è vissuto tra il V e VI Secolo d.C in Gallia. Divenuto monaco predicava alle popolazioni rurali i valori del Cristianesimo e cercava di alleviare le sofferenze e le tribolazioni della povera gente. Avendo fede i malati si recavano da lui per essere guariti. La devozione popolare per il Santo si diffuse spontaneamente nel Primo Medioevo e dopo il Mille raggiunse anche l’Italia. Sorsero così vari luoghi di culto, specialmente nei percorsi di montagna perché San Leonardo era considerato protettore dei boschi e dei cavalli.
“È giunta sino a noi una leggenda – si legge nel programma di San Leonardo 2019 diffuso dagli organizzatori – databile intorno agli anni Mille, relativa alla vita del Santo che pone in evidenza i vari miracoli da lui operati. Sulla base di questa leggenda nacque anche ad Armenzano la devozione popolare per San Leonardo che portò, come si narra, a una fioritura di miracoli, veri o presunti. Alla festa del patrono, il 6 novembre, confluivano in processione le popolazioni di tutte le valli circostanti. Con il tempo divenne consuetudine portare nella chiesa, in segno di devozione, dell’olio per accendere la lampada che ardeva davanti all’altare. Si narra che alcuni poveri malati sparsero l’olio della lampada sul proprio corpo e subito dopo provarono sollievo”.
“A testimoniare ciò, ai lati dell’altare, erano affisse molte stampelle, poste nella chiesetta come segno di ringraziamento al Santo, oggi sostituite con le staffe dei cavalieri di Satriano. Allora nacque la tradizione di portare l’olio ai malati di casa e riaccendere la lampada con olio nuovo. Nel 1992 Mario Settimi volle ristrutturare la chiesa e recuperare il culto del Santo; fondò così il Comitato di San Leonardo con l’intento di far rivivere un’antica tradizione del nostro territorio. Tradizione importante – conclude la nota nel programma – perché è parte della nostra storia, parte della storia dell’Umbria, della storia di Nocera Umbra, Assisi, Valtopina e, come tutte le tradizioni, parte della nostra identità. Per questo è importante continuare a mantenere vivo questo culto, testimonianza del nostro passato, e cercare di trasmetterlo anche alle nuove generazioni perché non venga dimenticato”.
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