Venerdì 1° giugno alla Sala della Conciliazione va in scena l’iniziativa Serenate di Calendimaggio 2018: dopo l’Inno del Coprifoco e la presenza delle Autorità cittadine è prevista la premiazione dei vincitori studenti del Concorso di Poesia d’Amore, e, a seguire, la presentazione dell’elegante fascicolo/brochure con le composizioni di serenate dei primi cinque anni del concorso relativo. A conclusione delle Serenate di Calendimaggio 2018, l’esecuzione musicale e gran finale commosso con l’antico inno delle serenate assisane: “Nella notte buia e nera quando l’erba è di velluto io vi gitto una preghiera coi singhiozzi del liuto. La mia bocca ha tanta sete, con un bacio solamente, Signora bella, la disseterete!”. I buoni sentimenti sono eterni e fanno tanto bene!”. Di seguito, l’intervento del maestro cantore Umberto Rinaldi sull’appuntamento Serenate di Calendimaggio 2018.
“L’attuale Rito (non festa) di Primavera appellato Calendimaggio si autodefinisce storico perché attinge le sue origini nella notte dei tempi, addirittura alla giovinezza di Francesco quando con i suoi amici vagava per i vicoli di Assisi e intonava canto e poesia sotto le finestre delle fanciulle in fiore. Ad inizio ‘900 Arnaldo Fortini riprese la tradizione delle serenate e nel 1954 si completò con i costumi d’epoca così come oggi si presenta. Rito dunque non festa, cioè inamovibile nella sua ispirazione e rappresentazione pubblica, se non vogliamo invece far diventare altro il Calendimaggio assisiate. Non dimenticando (ma si sa che è un male contagioso la miope amnesia) che l’assisano non è dialetto ma lingua letteraria perché è quella del Cantico di Francesco. E dunque non capiamo e non vogliamo capire perché da due anni a questa parte addirittura ci serviamo di aggiunte in inglese. Fa sentire colti? emancipati? Risultato: le serenate e le poesie d’amore da due anni a questa parte, forse perché si crede appartengano ad una sensibilità ormai superata nei palati acculturati multilingue, in verità amate e ammirate da assisani e turisti, sono state cancellate dal calendario ufficiale delle manifestazioni collaterali del Calendimaggio. Migliori proposta invece i mercatini e le presenze circensi…!? L’Associazione Commedia Harmonica e tutti coloro presenti con i Logo in locandina testimoniano la continuità della nobile tradizione delle serenate e delle poesie d’amore, addirittura con due concorsi, uno rivolto a compositori e l’altro agli studenti del nostro comprensorio, non ‘archeologia’… ma per rinnovare la nostra storia cittadina nell’osservanza della sorgente pura dell’origine del Calendimaggio: canto e poesia”.
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