“È passato un anno da quando, con atti strumentali e ingiustificati, sono stata costretta a dimettermi dalla Giunta di Assisi. Non vi era alcun motivo tecnico gestionale ma solo pure necessità politiche, per ragioni di potere fra partiti. Tutti hanno capito ciò che è accaduto. Anche coloro che hanno “preso con la forza” il mio posto se ne sono, poi, andati. Chi la fa l’aspetti!”. Lo scrive Claudia Travicelli in una lettera aperta.
“Le tante promesse elettorali, con le conseguenti aspettative, sull’amministrazione di Assisi si sono, via via, in due anni, completamente dissolte. Basta chiedere – sostiene Claudia Travicelli – a chiunque nel Comune di Assisi, per avere le risposte sulla ‘inadeguatezza al ruolo’ che non riesce ad andare oltre qualche selfie, la ricerca ‘fuori posto’ dell’immagine e pochi fatti concreti. Molti, fra il personale del Comune più qualificato, se ne sono andati in altri enti pubblici. Consiglieri e Assessori sono ridotti, ormai, a comparse di fronte a chi al servizio ha sostituito il potere del ‘comando da sola’, senza spessore e saggezza, e al noi solo un io da piedistallo”.
“Anche i ‘tifosi’ più ampi del cambiamento stanno ripensando che, forse, era meglio quando si stava peggio (antichi proverbi). Per quanto mi riguarda – conclude Claudia Travicelli – con tantissimi voti di preferenza ottenuti (per i quali ringrazio i cittadini), continuerò ad essere vicino agli assisani, in tutto il territorio, perché si può fare il bene anche senza ruoli. Anzi, bisognerebbe ricordarsi che è la persona che fa il ruolo e non viceversa, come qualcuno pensa mettendosi sempre la fascia come se fosse un talismano da mostrare”.
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