Dopo i festeggiamenti della Festa della Mamma a Tordibetto di Assisi, con un pomeriggio di iniziative curato da AssisiNostra, riceviamo e pubblichiamo da Maria Letizia Cipiciani, ex componente del Tavolo assist cultura.
Felicità è mamma natura, benessere, sorprese, cultura, e una ricca merenda. L’evento ‘C’è una storia tra i castelli di Tordibetto e Beviglie’ andato in scena a Tordibetto, sabato 12 maggio in occasione della Festa della Mamma, è stato tutto questo. Don Otello Migliosi, avrebbe sorriso e gioito non poco: tanti bambini zompettanti inseguiti dalle mamme, adorabili pelosetti al seguito, artista sull’erba, persone di ogni età pronte a sorprendersi tra natura, arte e cultura. C’era anche una blogger, a dir poco entusiasta, sopraggiunta da Genova per la ghiotta occasione. Assisi Nostra è stata l’autrice delle sceneggiature, dei giochi a sorpresa, degli angoli benessere, della merendissima e della cultura in pillole. Sono andati in scena: Don Otello Migliosi; Santa Chiara in fuga da casa; l’ambiguo e potente Frate Elia da Beviglie, esiliato a Cortona; il trucido Colonnello Francesco Alfani, redento da ogni peccato ogni qualvolta il Papa ricorreva ai suoi servigi; Betto di Menico, proprietario della torre originaria del Castello, chiamata appunto ‘Tor di Betto’.
Ma come è nata la “Festa della mamma”? Don Otello Migliosi, che istituì la festa nel maggio 1957 a Tordibetto di Assisi, la racconta così:
“La ‘Festa della Mamma’ è nata negli Stati Uniti d’America, in Pennsylvania. È sorta per iniziativa di una ragazza, miss Anna Jarvis, nel 1905, che al pensiero della mamma morta, si struggeva dal dolore pur provando una grande soddisfazione al ricordo della dolcezza della rassegnazione, dell’esempio della fortezza della sua defunta genitrice. Bussò alle porte delle chiese e delle congregazioni religiose e nel 1908 venne celebrata con una certa solennità. Fece appello alle autorità scolastiche e ai governatori di Stato, finché, nel 1914, il Parlamento degli Stati Uniti votò una legge che istituiva quale Festa Nazionale il “Mother’s day” nel giorno della seconda domenica di maggio, che dopo il Natale, è diventata la festa più importante. Oggi è celebrata in una cinquantina di Stati. L’Italia è stata fra gli ultimi a celebrarla e il primo Comitato Ufficiale fu costituito a Milano nel 1958 e così l’idea si irradiò per tutta la Penisola, incontrando subito favori e consensi. Ne va il merito al sig. Dino Villani, nato a Nogara (Verona). Però si deve ricordare che, a suo tempo, il senatore Zaccari, quando era sindaco di Bordighera, presentò un progetto di legge che venne respinto dalla Commissione Zoli, perché esisteva già una festa simile, “La Giornata della Madre e del Fanciullo”, istituita al tempo del Regime Fascista e sostenuta con certe quote su imposte e tasse. In Umbria, la prima volta in assoluto, fu celebrata nella frazione di Tordibetto di Assisi nel 1957, quasi timidamente, data la mentalità di valutazione sulla donna che a quei tempi si aveva nelle campagne. Fu vissuta nell’ambito famigliare con una carica di entusiasmo, con doni alle mamme e tanti fiori. Mise buone radici che crebbero in profondità ed in estensione e la celebrazione è stata vissuta in un crescendo di geniali iniziative”.
Ultima di queste geniali iniziative è la “storia tra i castelli” mirabilmente ideata e realizzata da Assisi Nostra, un gruppetto social che a passi veloci sta raccogliendo grandi consensi soprattutto fuori Assisi. Dedico questa radiosa giornata a quanti, nel fu Tavolo Cultura, irrisero all’iniziativa dell’ex Assessore Eugenio Guarducci di potenziare la Festa della Mamma, nata a Tordibetto d’Assisi nel lontano 1957 e da allora divenuta festa nazionale.
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