Dopo l’annuncio delle sue dimissioni dal tavolo assist cultura e la presa di posizione del centrodestra, riceviamo e pubblichiamo da Fulvia Angeletti.
“Dico NO alle strumentalizzazioni e… alle ‘strumentalizzazioni delle strumentalizzazioni’. Trovo vano e sterile da parte dell’opposizione, strumentalizzare le mie dimissioni e quelle precedenti, con toni che nulla hanno a che fare con un atteggiamento costruttivo rispetto ai temi che animano la nostra città. Mi aspetto piuttosto che certe decisioni – ponderate e a volte anche sofferte – siano da stimolo personale e collettivo per cercare di costruire un più efficace dialogo tra le amministrazioni e i cittadini (sempre che le prime lo vogliano veramente). Venerdì 1 dicembre – scrive ancora Fulvia Angeletti ho comunicato le mie dimissioni attraverso questa mail, inviata al sindaco Stefania Proietti e all’Assessore alla Cultura del Comune di Assisi Eugenio Guarducci”.
“Con la presente – il testo della mail di Fulvia Angeletti – comunico le mie dimissioni dal Tavolo Assist Cultura, non ritenendolo da tempo un organismo attivo e utile al dibattito culturale della Città.
Con la speranza di un rinnovato e più efficace dialogo tra gli operatori culturali e l’Amministrazione, porgo cordiali saluti. P.S. Colgo l’occasione per chiedere se ancora qualcuno considera questo strumento, “esistente”. Probabilmente qualche cittadino sì…E allora suggerisco di fare chiarezza.”
“Ora, pur credendo nella bontà di un’iniziativa che nel suo intento aveva l’obiettivo di coinvolgere, condividere e ascoltare gli umori di una città spesso ripiegata su sé stessa e con una politica culturale del tutto abbandonata da anni di incuria – scrive ancora Fulvia Angeletti – è impossibile non constatare quanto non si sia cercato di dare reale seguito a questo scopo. Perciò, ad un anno dalla “chiamata” del Comune a candidarsi a un Tavolo che doveva assist-ere l’Assessorato alla cultura e turismo rispetto alle linee guida da seguire, resta la delusione nel non aver dato concretezza a quanto prospettato. Come disse Guarducci, non è obbligo di nessuno istituire Tavoli o commissioni, ma se lo si fa, si deve avere chiaro che tipo di percorso affrontare insieme. Le dimissioni dei vari componenti sono passate sotto silenzio”.
“Nessuno ha chiesto spiegazioni agli interessati né approfittato per chiarire alla cittadinanza cosa stava accadendo e che tipo di strumento fosse questo Tavolo. Perché nell’immaginario di molti assisani questo strumento in qualche modo stava svolgendo una sua funzione. In realtà – sostiene Fulvia Angeletti – ci sono state non più di due o tre convocazioni e poi più niente. L’unica risposta è stato il prevedibile e ironico tweet dell’Assessore. Sulle opposizioni non c’è molto da aggiungere: usano chiunque come trampolino per i loro attacchi, dimenticando il vuoto che hanno lasciato quando c’erano loro ad amministrare la città, senza mai preoccuparsi veramente di Assisi e lasciando una città socialmente e culturalmente deserta. Concludo dicendo che tutti i componenti dei Tavoli sono persone libere: libere politicamente e libere di farsi coinvolgere o di tirarsi fuori quando lo reputano opportuno. Tali persone sono a servizio della città già attraverso il loro impegno quotidiano. Non hanno tessere di partito né sono portavoce di nessuno se non di loro stesse. Maggioranza e opposizione – conclude la nota – dovrebbero pacificarsi con questo concetto. E rispettare la libertà di ognuno”.
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