Dopo l’iniziativa dei giorni scorsi organizzata dal Baccanale, riceviamo e pubblichiamo da Maria Letizia Cipiciani l’intervento “Passaggio a Sud, tra gioie e gioielli di un tempo che fu”
“Assisi 22 marzo ore 17:00. Piazza San Pietro è spazzata dalla tramontana, il sole splende nel vento gelido. Lunghissimi raggi di luce incendiano i rosoni e le piccole finestre su in alto; attraversano le grandi arcate delle navate, si smorzano nel coro e nelle cappelle. Esco dalla Chiesa abbaziale di San Pietro; sul sagrato c’è già Pasquale ad aspettare. Uno, due, tre, quattro … velocemente si compone un gruppetto di persone tutte residenti ad Assisi. A loro si aggiunge presto qualche turista straniero di passaggio, invitato al volo da una gentile signora (assisana) del gruppetto”.
“Pasquale Molfetta – spiega Cipiciani in Passaggio a Sud, tra gioie e gioielli di un tempo che fu – voleva un “taglio Cipiciano” da dare a “Mirabilia”, una serie di piccoli eventi organizzati mensilmente da “Il Baccanale”. Il “taglio Cipiciano” è toccato a “Gioielli in purezza”, una visita alla bottega orafa di Vera Bazzoffia, un’eccellenza dalle radici profondamente assisane contaminate dall’arte tedesca … come da genti tedesche fu contaminata l’abbazia di San Pietro. Un salto acrobatico oltre il rosso cordone e il gruppetto invade il coro della chiesa. Pasquale storce il naso al “taglio Cipiciano” ma ormai il salto è fatto. X-XII secolo: i monaci benedettini, quelli neri di Cluny, pastoforia e iconostasi d’origine bizantina, la cripta inaccessibile, le colonne, l’uomo cornuto e i fiori neri. XIII secolo: San Vittorino, i monaci bianchi (forse tedeschi) di Federico II, l’intercapedine, la cupola, i pilastri, la lanterna raso terra. XIV e XV secolo, le cappelle … si esce”.
“XIII secolo, la facciata: due leonesse, i colori, il portale, l’iscrizione, tre rosoni e il timpano che non c’è.
Alzati i cappucci e calzati i berretti si riparte. Il vento gelido ormai al tramonto spinge l’infreddolito gruppetto dentro la bottega di Vera Bazzoffia, dove lo attende un cestino di deliziose caramelle speziate. Orientarsi nella piccola bottega non è facile, pietre colorate e coralli incastonati ammiccano un po’ ovunque dalle vetrine. Vera accoglie gli “amici” e inizia a raccontare di pietre preziose, tagliate, colorate, incastonate nei gioielli da lei disegnati per dare forma ai desideri dei suoi variopinti clienti. Ogni pietra è un amuleto. Svela i segreti dell’arte orafa, mostra come nasce un gioiello e racconta … racconta di Borgo San Pietro: una bellissima piazza sempre più vuota, insopportabilmente silenziosa da quando gli allievi di Resonars se ne sono andati; una parrocchia che forse non ci sarà più, il monastero di San Pietro non più visitabile con la sua chiesa che forse seguirà la stessa sorte. Entra un africano che vende cianfrusaglie, entra una cinese che prova a vagare nella bottega gremita. Un aneddoto sulla Contessa Capello, il declino di una città ormai spopolata, si parla di soluzioni, di amministrazione pubblica, del ruolo dei privati. È ormai notte – si conclude l’intervento Passaggio a Sud, tra gioie e gioielli di un tempo che fu – il gruppetto si scioglie per ritrovarsi al Baccanale davanti a un buon bicchiere di vino. De Sotto e De Sopra, l’anima di Assisi è nelle pietre cariche di storia, è nell’eccellenza dei suoi mestieri, è nella sua gente … in tutto ciò che i visitatori immaginano di trovare ma non sanno dove cercare.
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